Abano Terme, Paola Minaccioni in scena al Teatro Marconi: "Elena la Matta"

Uno spettacolo che ricorda la storia di una donna coraggiosa durante la Shoah

Stefano Gabbiano

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24.01.2025 - 11:40

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Foto di repertorio

Al Teatro Marconi di Abano Terme, Paola Minaccioni interpreta Elena la Matta, un'opera drammaturgica scritta da Elisabetta Fiorito e diretta da Giancarlo Nicoletti. Lo spettacolo, liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia La matta di piazza Giudìa, affronta la tragica realtà del rastrellamento degli ebrei a Roma avvenuto il 16 ottobre 1943. La protagonista, Elena Di Porto, è una figura emblematicamente coraggiosa che cerca di avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente, ma viene ignorata a causa della sua reputazione di pazza nel quartiere ebraico. Minaccioni dà vita a questa antieroina del Novecento, il cui racconto è fondamentale per non dimenticare le atrocità del passato. A ottant'anni dalla deportazione degli ebrei, lo spettacolo si propone come un viaggio emotivo attraverso l'Italia della Seconda Guerra Mondiale, toccando temi come le leggi razziali, la paura, ma anche la speranza e la solidarietà. In un momento storico delicato come quello attuale, l'opera invita a riflettere sull'importanza della memoria storica come guida nelle scelte quotidiane. Con un mix di dramma e comicità, Minaccioni offre una performance straordinaria che mette in luce una femminilità forte e resiliente, segnata dalle ingiustizie del regime fascista. L'evento rappresenta non solo una celebrazione dell'arte teatrale, ma anche un richiamo alla consapevolezza sociale e alla necessità di ricordare il passato per costruire un futuro migliore.

Al Teatro Marconi di Abano Terme, Paola Minaccioni interpreta "Elena la Matta", un'opera drammaturgica scritta da Elisabetta Fiorito e diretta da Giancarlo Nicoletti. Lo spettacolo, liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia "La matta di piazza Giudìa", affronta la tragica realtà del rastrellamento degli ebrei a Roma avvenuto il 16 ottobre 1943.

La protagonista, Elena Di Porto, è una figura emblematicamente coraggiosa che cerca di avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente, ma viene ignorata a causa della sua reputazione di "pazza" nel quartiere ebraico. Minaccioni dà vita a questa antieroina del Novecento, il cui racconto è fondamentale per non dimenticare le atrocità del passato.

A ottant'anni dalla deportazione degli ebrei, lo spettacolo si propone come un viaggio emotivo attraverso l'Italia della Seconda Guerra Mondiale, toccando temi come le leggi razziali, la paura, ma anche la speranza e la solidarietà. In un momento storico delicato come quello attuale, l'opera invita a riflettere sull'importanza della memoria storica come guida nelle scelte quotidiane.

Con un mix di dramma e comicità, Minaccioni offre una performance straordinaria che mette in luce una femminilità forte e resiliente, segnata dalle ingiustizie del regime fascista. L'evento rappresenta non solo una celebrazione dell'arte teatrale, ma anche un richiamo alla consapevolezza sociale e alla necessità di ricordare il passato per costruire un futuro migliore.