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Calcio. Serie C

Il Padova non ha un sogno, ma un obiettivo: si chiama Serie B

La squadra dei record prosegue il suo splendido percorso a caccia della missione promozione

Padova Trionfa nel Derby: Il Gruppo e il Sacrificio di Andreoletti alla Ribalta

@ pagina Facebook Calcio Padova Matteo Andreoletti

A Padova non è più possibile parlare di sogno. Parola di Andreoletti. Il mister biancoscudato, infatti, è stato chiaro fin da inizio stagione. Rimaneva la città ad essere scettica, probabilmente, ma all'interno del gruppo squadra la parola Serie B non è mai stata un segreto: "La società mi ha messo a disposizione una rosa molto importante, che l'anno scorso era arrivata seconda. Noi dobbiamo migliorare questo risultato. I sogni lasciamoli ad altre realtà, noi abbiamo una missione ed è chiara", ha sottolineato il 35enne allenatore rivelazione dell'intero panorama del calcio italiano. Ma il progetto padovano parte da più lontano. C'è, appunto, quella rosa che nella passata stagione si è arresa solamente ad un Mantova stratosferico.

C'è il costante tentativo anche nelle annate precedenti di prendersi quel traguardo tanto ambito: Alessandria, Sudtirol e Palermo hanno detto, però, no. C'è il coraggio, poi, di non aver stravolto tutto quest'estate, rinunciando all'idea di ricominciare da capo nonostante l'alone di delusione che accerchiava città e mondo Padova.

C'è, infine, il grande capolavoro, la coraggiosa intuizione di puntare su un giovanissimo allenatore, che, ormai, al suo terzo anno in C, agisce e convince da veterano. Si, perché il grande artefice della squadra dei record è Matteo Andreoletti. Fresco e giovane, deciso ed ambizioso, ha portato all'interno della città del Santo un calcio, ma soprattutto una mentalità, che da queste parti non si vedevano da tantissimo tempo.

La strada è segnata, il percorso è lungo, ma ora è il momento di usare i termini adeguati. Il Padova non ha un sogno, ma un obiettivo: si chiama Serie B.

S.P.

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