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Autotrasporto in crisi: il Governo riduce le risorse e si preannuncia conflitto

Il settore si sente ignorato e penalizzato, con il rischio di una fase vertenziale con il Governo

Autotrasporto in crisi: il Governo riduce le risorse e si preannuncia conflitto

Michele Varotto

Il settore dell’autotrasporto sta vivendo un periodo di incertezze e difficoltà, accentuato dalle recenti scelte del Governo di ridurre le risorse destinate al settore. Michele Varotto, Presidente della Federazione Trasporti di Confartigianato Imprese Veneto, esprime forte disappunto per questa decisione, definendo "molto grave" la mancanza di riconoscimento per un settore che considera cruciale per l’economia nazionale.

Le ragioni del malcontento

"Il trasporto è essenziale per il sistema produttivo, per l'import-export e per la logistica", afferma Varotto. Il presidente sottolinea che, nonostante l’importanza del trasporto su gomma come vettore principale, il Governo ha deciso di ridurre le risorse dal fondo nazionale per l’autotrasporto, penalizzando un settore già in difficoltà a causa della crisi del manifatturiero che ha ridotto le commesse e quindi il numero di viaggi. "Le imprese continuano a investire, ma i fondi disponibili per il rinnovo del parco veicolare sono esauriti in poche ore", aggiunge.

La reazione del settore

La Federazione Trasporti di Confartigianato Imprese Veneto si allinea con la posizione di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell'Autotrasporto Merci), che ha già annunciato la convocazione di una riunione per definire una strategia di azione. Questo potrebbe portare a una vera e propria "fase vertenziale" con il Governo, con il rischio di proteste e conflitti.

Le sfide quotidiane dell'autotrasporto

Varotto evidenzia che l’autotrasporto, pur essendo colpito da numerose criticità, tra cui gli aumenti dei costi dei carburanti e le difficoltà economiche legate agli aumenti dei costi aziendali derivanti dal rinnovo contrattuale, ha sempre cercato di mantenere un atteggiamento collaborativo. Tuttavia, la situazione sta diventando insostenibile, con l’industria che è costretta a subire i picchi inflattivi e ad assorbire aumenti dei costi che finiscono per erodere i margini aziendali.

Il rischio di una nuova fase conflittuale

Le parole di Paolo Uggé, presidente di Unatras, confermano l’allarme del settore: “Se il Governo riduce le risorse senza consultare il settore, non possiamo che aspettarci una risposta conflittuale”. Unatras ha sempre dimostrato apertura al confronto, ma ora si sente tradito dalle scelte politiche che non rispondono alle reali necessità del comparto.

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