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Matic Zalaznik: tra passione per la pallavolo e crescita professionale a Padova

Il giovane sloveno racconta la sua esperienza formativa nel team bianconero e le sfide che lo hanno arricchito come tecnico

Matic Zalaznik: tra passione per la pallavolo e crescita professionale a Padova

Matic Zalaznik, giovane talento sloveno con una forte passione per la pallavolo, ha scelto di portare la sua esperienza all’interno dello staff tecnico di Sonepar Padova. Grazie a un tirocinio Erasmus, il professionista, proveniente dal club Ljubljana Volley, ha avuto l'opportunità di crescere nel cuore della SuperLega italiana. In questa intervista, Zalaznik racconta il suo percorso, le motivazioni che lo hanno spinto a trasferirsi a Padova, e i momenti più significativi di un’esperienza che sta arricchendo la sua carriera nel mondo del volley.

Perché Padova e l’Italia?

Zalaznik ha scelto l’Italia per il suo livello di eccellenza nella pallavolo: "La SuperLega italiana è senza pari rispetto ad altri campionati, e Padova rappresenta una città con una grande tradizione in questo sport", spiega. Il club, storicamente un protagonista della massima serie di volley maschile, ha attirato il giovane tecnico anche per l’attenzione che dedica ai giovani atleti, sostenendo la loro crescita.

Un’opportunità grazie al progetto Erasmus

L’opportunità di entrare nello staff tecnico di Sonepar Padova è nata grazie al progetto Erasmus. Zalaznik, che si trovava all’ultimo anno del suo master, ha voluto cogliere l’occasione per ampliare le sue competenze nel mondo della pallavolo. Il suo tutor, Time Sattler, ha avuto un ruolo chiave nel metterlo in contatto con la società padovana, facilitando la collaborazione con il direttore sportivo Stefano Santuz e il coach Jacopo Cuttini.

Precedenti esperienze nella pallavolo

Prima di arrivare a Padova, Zalaznik aveva già accumulato esperienza con il Ljubljana Volley, dove inizialmente ha lavorato come preparatore fisico, per poi diventare assistente allenatore. "In tre anni, siamo passati dalla terza lega slovena alla 1.b, costruendo un percorso di grande successo", racconta con orgoglio.

Le prime impressioni a Padova

Nonostante il nervosismo iniziale, dovuto alla novità di trovarsi in un nuovo paese e alla differenza di competenze, Zalaznik è stato accolto con calore dallo staff di Sonepar Padova. "Ogni timore è svanito subito grazie all'accoglienza e al supporto ricevuto da tutti nel club", afferma con gratitudine.

Il ruolo nello staff tecnico

Il giovane tecnico non ha un ruolo specifico, ma è lì per supportare il team in qualsiasi necessità. "Durante gli allenamenti collaboro con la squadra, mi occupo di servire e raccogliere i palloni, mentre durante le partite in casa mi dedico alla misurazione della velocità dei servizi e alla raccolta di dati statistici", spiega.

Cosa sta imparando e come arricchisce la sua carriera

L’esperienza a Padova sta arricchendo la sua carriera con nuove competenze. "Sto imparando a strutturare i cicli di allenamento, a gestire la preparazione fisica e a interpretare i dati statistici per migliorare il gioco. Sto anche imparando a gestire una squadra, comprendendo come affrontare le difficoltà dei singoli atleti", racconta Matic, evidenziando come questa esperienza stia perfezionando la sua comprensione della tattica nel volley.

Momenti significativi dell’esperienza

Zalaznik ricorda due momenti particolarmente emozionanti della sua esperienza a Padova. Il primo risale al momento in cui gli è stato chiesto di usare la macchina per il servizio, con risultati inaspettati. "Il secondo momento è stato quando il coach Cuttini mi ha spiegato l'importanza del punteggio nell'allenamento", racconta. "Non avevo mai pensato al punteggio come a uno strumento per allenare abilità specifiche, ma grazie a quella spiegazione, ho capito come usarlo per impostare gli obiettivi e migliorare le prestazioni".

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