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Cronaca
31.01.2025 - 13:45
Immagine di repertorio
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura di Udine, che contestava la decisione del Tribunale del Riesame di Trieste. I giudici del Riesame avevano annullato l'ordinanza del gip di Udine, facendo cadere l'accusa di concorso morale in omicidio a carico di Abdallah Djoumaa e Daniel Wedam, i due giovani trevigiani accusati di essere complici di Samuele Battistella, reo confesso del pugno mortale a Shimpei Tominaga. La Cassazione ha confermato che i due non sono imputabili, in quanto non possono essere ritenuti responsabili per concorso morale o anomalo nell'omicidio.
L'incidente risale allo scorso giugno, quando Battistella, durante un alterco in un kebab a Udine, colpì con un pugno l’imprenditore giapponese, 56enne, che morì pochi giorni dopo a causa delle ferite riportate. Nonostante le accuse, la Corte ha stabilito che i due giovani non avessero avuto un ruolo determinante nell’atto violento, escludendo così la loro partecipazione attiva all'omicidio.
Nel frattempo, Battistella, l’unico dei tre ad aver riconosciuto la sua responsabilità, si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in attesa della prima udienza del processo, fissata per il 29 maggio, dove dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. La sua posizione è già chiarita, mentre per gli altri due giovani si continua a discutere sulla loro implicazione nell'incidente.
Intanto, Abdallah Djoumaa è stato recentemente riportato in custodia cautelare per aver violato gli arresti domiciliari e la sua difesa ha richiesto una perizia psichiatrica, che è stata accolta dal tribunale.
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