Nasce il "Cammino delle Dolomiti": 500 chilometri tra natura, storia e spiritualità

Un nuovo percorso escursionistico in Veneto che attraversa le meraviglie delle Dolomiti Bellunesi, Patrimonio Mondiale Unesco

Stefano Gabbiano

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06.02.2025 - 13:32

Foto di repertorio

È stato ufficialmente presentato oggi il Cammino delle Dolomiti, un nuovo percorso ad anello di 500 chilometri suddivisi in 30 tappe, che attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti Bellunesi, recentemente riconosciute come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Il progetto è stato annunciato dall'assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner, e nasce come un'iniziativa ispirata dalla Diocesi di Belluno-Feltre, realizzata grazie al lavoro di un gruppo di esperti, tra cui Scout adulti appartenenti al Masci e soci delle sezioni bellunesi del Cai. Il Cammino delle Dolomiti è un'opportunità unica per scoprire luoghi ricchi di storia e spiritualità, dal Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona a Feltre, che segna l'inizio del percorso, alla casa natale di Papa Giovanni Paolo I a Canale d'Agordo, passando per il sito minerario di Val Imperina e la memoria storica della diga del Vajont. Federico Caner ha dichiarato: “Si tratta di un cammino adatto a tutti: sia agli escursionisti e pellegrini, che agli amanti della natura, della storia e delle tradizioni locali. Il percorso è studiato per garantire un’esperienza accessibile e immersiva, con una rete di servizi per l’accoglienza, il ristoro e il pernottamento.” Il progetto rientra in una strategia regionale volta a promuovere un turismo sostenibile che rispetti l'ambiente e contribuisca al sostegno delle comunità locali. Il percorso è pensato per essere fruibile in gran parte dell'anno, con segnaletica dedicata a guidare i viaggiatori attraverso boschi secolari, valli incontaminate e maestose vette delle Dolomiti. Caner ha aggiunto: “Oltre a offrire uno spettacolo naturale senza pari, il Cammino delle Dolomiti è anche un percorso di riflessione interiore. Tra antichi luoghi di culto, capitelli votivi e monasteri immersi nel silenzio della montagna, ogni passo invita a riscoprire la spiritualità e la bellezza del viaggio lento e consapevole.”

È stato ufficialmente presentato oggi il "Cammino delle Dolomiti", un nuovo percorso ad anello di 500 chilometri suddivisi in 30 tappe, che attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti Bellunesi, recentemente riconosciute come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Il progetto è stato annunciato dall'assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner, e nasce come un'iniziativa ispirata dalla Diocesi di Belluno-Feltre, realizzata grazie al lavoro di un gruppo di esperti, tra cui Scout adulti appartenenti al Masci e soci delle sezioni bellunesi del Cai.

Il "Cammino delle Dolomiti" è un'opportunità unica per scoprire luoghi ricchi di storia e spiritualità, dal Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona a Feltre, che segna l'inizio del percorso, alla casa natale di Papa Giovanni Paolo I a Canale d'Agordo, passando per il sito minerario di Val Imperina e la memoria storica della diga del Vajont.

Federico Caner ha dichiarato: “Si tratta di un cammino adatto a tutti: sia agli escursionisti e pellegrini, che agli amanti della natura, della storia e delle tradizioni locali. Il percorso è studiato per garantire un’esperienza accessibile e immersiva, con una rete di servizi per l’accoglienza, il ristoro e il pernottamento.”

Il progetto rientra in una strategia regionale volta a promuovere un turismo sostenibile che rispetti l'ambiente e contribuisca al sostegno delle comunità locali. Il percorso è pensato per essere fruibile in gran parte dell'anno, con segnaletica dedicata a guidare i viaggiatori attraverso boschi secolari, valli incontaminate e maestose vette delle Dolomiti.

Caner ha aggiunto: “Oltre a offrire uno spettacolo naturale senza pari, il Cammino delle Dolomiti è anche un percorso di riflessione interiore. Tra antichi luoghi di culto, capitelli votivi e monasteri immersi nel silenzio della montagna, ogni passo invita a riscoprire la spiritualità e la bellezza del viaggio lento e consapevole.”