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Cisl spinge per la legge sulla partecipazione: "Una rivoluzione per il lavoro in Italia"

Delegati veneti a Roma per chiedere l'approvazione della riforma: "Un'opportunità storica per imprese e lavoratori"

Cisl spinge per la legge sulla partecipazione: "Una rivoluzione per il lavoro in Italia"

Massimiliano Paglini_segretario generale Cisl Veneto

  • Coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali delle aziende non è un rischio, ma una necessità per il futuro del Paese. Questo il messaggio lanciato dalla Cisl nel corso dell’Assemblea nazionale che oggi, 11 febbraio, ha riunito a Roma oltre duemila delegati, di cui quasi duecento provenienti dal Veneto. L’obiettivo? Sollecitare una rapida approvazione in Parlamento della legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, una riforma promossa dalla Cisl e sostenuta da 400mila firme.

Secondo Paglini, questa riforma non è solo un cambiamento normativo, ma una rivoluzione culturale: "Non possiamo ridurre il dibattito sul lavoro a slogan e semplificazioni. Serve il coraggio di proporre un modello che migliori i salari, garantisca stabilità economica, rafforzi la collaborazione tra lavoratori e management e renda più competitive le imprese."

La cultura della partecipazione, sottolinea il segretario generale, è già radicata nella storia economica del Veneto. "Nel nostro territorio, imprenditori illuminati e una comunità fortemente vocata al lavoro hanno costruito nel tempo un modello di collaborazione che ha favorito la crescita economica e la transizione dall’agricoltura all’industrializzazione. Oggi dobbiamo rilanciare quello spirito per affrontare le sfide del futuro".

"Partecipare non è solo una questione economica, ma un atto di responsabilità collettiva per rigenerare il Paese – conclude Paglini –. L’impresa deve essere un bene comune, che genera valore e benessere per le comunità. Questa riforma è un passo fondamentale per un’Italia più giusta e moderna, in cui il lavoro sia il pilastro di una vera democrazia economica".

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