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Maltempo e allagamenti

ANBI Veneto: “Serve un grande piano idraulico”

ANBI "studi alla mano, entro la fine del secolo la frequenza di episodi estremi potrebbe aumentare, in certe zone, anche dell’80% rispetto ad oggi"

Alex Vantini

Alex Vantini, presidente ANBI Veneto

Le squadre dei consorzi di bonifica sono operative, ma per il presidente di ANBI Veneto, la soluzione è un piano strategico che dimensioni la rete idraulica regionale in vista dei cambiamenti climatici previsti entro la fine del secolo.

I fenomeni temporaleschi che si stanno abbattendo in queste ore sulla nostra regione, con i conseguenti allagamenti, “confermano ancora una volta come i temi del cambiamento climatico e della sicurezza idraulica debbano essere posti in cima all’agenda politica e affrontati con adeguati finanziamenti”, sottolinea Alex Vantini, presidente di ANBI Veneto, l’associazione che rappresenta gli 11 consorzi di Bonifica del Veneto.

“Squadre dei consorzi di bonifica sono in azione in tutti i territori colpiti dal maltempo, le idrovore stanno funzionando a pieno regime, ma, come troppo spesso accade, stiamo rincorrendo l’emergenza – aggiunge Vantini –. È necessario attuare un grande piano per dimensionare l’intera rete idraulica regionale al clima che cambia realizzando opere che sappiano far fronte agli scenari peggiori, tenendo cioè in considerazione che, studi alla mano, entro la fine del secolo la frequenza di episodi estremi potrebbe aumentare, in certe zone, anche dell’80% rispetto ad oggi.”

Le squadre dei consorzi sono operative h24, ma l’emergenza resta la prassi, più che l’eccezione. Per Vantini, il problema non è solo la gestione dell’acqua durante le piogge intense, ma la mancanza di una strategia strutturale che permetta al Veneto di fronteggiare il cambiamento climatico con adeguate opere idrauliche e finanziamenti certi.

Il messaggio di ANBI Veneto è chiaro: intervenire solo quando il territorio è già allagato non basta. È urgente un piano regionale in grado di proteggere abitazioni, infrastrutture e territori agricoli dai rischi sempre più frequenti legati agli eventi estremi.

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