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Venezia, la "Casa della Comunità" all'Ospedale Civile

La "Casa della Comunità" di Venezia nascerà all'Ospedale Civile e garantirà alla cittadinanza centralità, efficienza, sicurezza

La collocazione della "Casa della Comunità" di Venezia all'Ospedale Civile è stata discussa nei diversi livelli di competenza, e in proposito Regione Veneto e Ulss 3 Serenissima si sono confrontati con la Conferenza dei Sindaci: la collocazione al Civile è quindi una scelta ragionata, concertata, condivisa, fondata su precisi motivi a vantaggio della cittadinanza. 
Nell'ampio e articolato complesso dell'Ospedale Civile, in primo luogo, la nuova Casa della Comunità sarà baricentrica rispetto alla città di Venezia e al suo Estuario, e sarà meglio raggiungibile dalle Isole. L'ex Giustinian è "più vicino" solo alla parte di città in cui si trova, non al territorio che la Casa della Comunità deve servire.
All'Ospedale Civile, poi, la costruzione della nuova Casa della Comunità avverrà su spazi oggi sottoutilizzati dell'area dei Mendicanti: la scelta di quest'area, quindi, riqualifica ulteriormente l'Ospedale di Venezia, continuando quel lavoro di restituzione che la città stessa ha sempre chiesto.
Costruita a fianco dell'Ospedale Civile, la Casa della Comunità potrà dialogare con i Reparti ospedalieri del Civile in modo corretto ed efficace. Gli ambulatori e i servizi della Casa della Comunità, dedicati ad utenti esterni all'Ospedale, saranno "distinti" ma non "distanti": saranno cioè fuori dai Reparti di degenza, ma vicini al luogo in cui ci operano gli specialisti, in cui si trovano le strumentazioni, e in cui c'è la possibilità di gestire un'eventuale urgenza. L’Ospedale si apre al territorio, e i Medici di Medicina Generale che opereranno nella Casa della Comunità dialogheranno con gli specialisti dell’Ospedale.

L'ex Giustinian resta la sede di importanti servizi sanitari per il territorio

La sede dell'ex Giustinian non sarà "chiusa"La nuova Casa della Comunità dell'Ospedale Civile verrà realizzata nel quadro del PNRR, attraverso un percorso attuativo che si svilupperà nei prossimi anni. Da qui ad allora i servizi attivi all'ex Giustinian non subiranno variazioni. La valutazione di quali servizi collocare al Civile e quali all'ex Giustinian si svilupperà nei prossimi mesi. Al momento, l'Azienda sanitaria considera che mentre alcuni servizi possono essere felicemente collocati al Civile, all'ex Giustinian potrebbero restare attivi alcuni servizi a minor impatto clinico: tutti i servizi consultoriali e l'ambito dell'"Infanzia, Adolescenza e Famiglia", i servizi di vaccinazione per bambini e adulti, e più in generale i servizi della Prevenzione e del Servizio Dipendenze. Si valuterà anche di mantenere all'ex Giustinian la Medicina turistica e i servizi dell'area veterinaria, un punto CUP per le prenotazioni, gli sportelli dell'anagrafe sanitaria. Si valuterà anche la possibilità che resti attivo all'ex Giustinian, almeno per alcuni giorni alla settimana, il Centro Prelievi.
L'Azienda sanitaria veneziana, ancora, sottolinea come la realizzazione delle Case della Comunità è in vasta misura collegata ai fondi e ai tempi del PNRR: il rispetto dei percorsi tracciati e dei tempi di realizzazione è fondamentale perché non vadano perduti i finanziamenti nazionali.
E infine, l'Ulss 3 Serenissima sottolinea come sia estremamente riduttivo ragionare sulla geografia delle sedi senza entrare nel merito delle competenze e delle tecnologia: la sanità del futuro deve puntare alla domiciliazione delle cure, attraverso progetti di telemedicina o di nuova gestione del territorio, quali l'"infermiere di famiglia"; ambiti questi che vedono l'Ulss 3 particolarmente attiva e all'avanguardia, in particolare proprio su Venezia.
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