Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Venezia: Michelangelo Rossato, lo scrittore illustratore che racconta i classici ai bambini e ai ragazzi

pagina provinciale veneziana michelangelo rossato

Michelangelo Rossato, il suo ultimo lavoro, “La favola di amore e psiche”, è stato selezionato per il Premio Strega 2022 nella categoria Narrazione per Immagini

Michelangelo Rossato Michelangelo Rossato
Michelangelo Rossato è un freelance, scrittore e illustratore veneziano, i suoi albi sono editi non solo in Italia ma anche in Germania, Cina, Spagna e Argentina. Insegna illustrazione per l'editoria presso Ars in Fabula - Scuola di Illustrazione di Macerata e l’Università Popolare F. Petrarca di Borbiago (Venezia). Nello specifico, si occupa di attività didattiche incentrate sul libro illustrato all'interno di scuole primarie e workshop presso licei e istituti d'arte. Il suo ultimo lavoro, “La favola di Amore e Psiche”, è stato selezionato per il Premio Strega 2022 nella categoria Narrazione per Immagini. Michelangelo, c’è una ricetta particolare per riuscire a raccontare i grandi classici ai bambini? “Quello che cerco di fare con questi testi conosciuti, e che molto spesso presentano parti cruenti, è di non censurarli. Il rischio è quello di non essere commerciale ma questo poco importa, i bambini necessitano di verità. C'è modo e modo di raccontare il mistero, il dramma, come con Giovanna D'Arco. Alla fine, si tratta di una storia di femminicidio. Cerco di essere sincero con i più piccoli e parlare anche delle cose più terribili, sempre con rispetto e scegliendo con cura le parole da usare”. Attraverso le scuole organizzi molti incontri con i bambini. Quali sono le loro reazioni? “Se per noi è un classico per loro è qualcosa di nuovo, pronto per essere scoperto. Come la storia di Biancaneve, gli adulti la conoscono ma loro no. Ogni racconto per loro è una continua sorpresa”. Rimani fedele alla storia originale? “Da un punto di vista verbale rispetto fedelmente il testo, mentre nelle illustrazioni cerco di rielaborare la storia. I personaggi non sono mai descritti, nelle illustrazioni riporto sempre una visione che non ci si aspetta. Come con Amore e Psiche: ho deciso di rappresentare il sentimento tra una ragazza bianca e un dio dell’amore con la pelle scura. Questo stupisce più gli adulti che i bambini”. Sono libri molto spesso rivolti ai più giovani. Ma pagina dopo pagina si intravede un messaggio universale, valido per tutti. “Sicuramente negli ultimi decenni c’è stata una profonda banalizzazione della letteratura per l’infanzia. La letteratura per i bambini non deve essere qualcosa di accomodante. Poi, in realtà, se un’artista vuole scrivere e illustrare per i più piccoli, si trova di fronte a un pubblico difficile. È una sfida e bisogna farlo con il massimo della serietà e onestà, solo in questo modo si riuscirà a colpire sia i genitori che i loro figli”. In più di un’occasione hai detto di avere un culto particolare verso il libro. Cosa intendi? “L’editoria ha dei ritmi e delle esigenze. Personalmente mi è complicato seguire questi dettami. Per esempio, io nelle illustrazioni amo lavorare con tecniche tradizionali che richiedono molto tempo. Poi, mi piace perdermi tra la ricerca prima di lavorare a un libro. Voglio godermi ogni passaggio, dalla creazione alla pubblicazione. Per sentirlo più mio, per investirlo di un significato inestimabile”. Samuele Contiero
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione