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79esima Mostra del Cinema di Venezia, un grande trionfo

mostra del cinema venezia harry style (4)

Mostra del Cinema di Venezia: record di biglietti venduti per i 90 anni della kermesse

Si è conclusa anche per quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia, che ha celebrato i suoi 90 anni. La 79esima edizione ha visto la vittoria di ‘All the beauty and the bloodsheed’ di Laura Poitras, il premio alla regia per Luca Guadagnino con il suo ‘Bones and all’ e l’omaggio di pubblico, cineasti e giuria a Jafar Panahi, detenuto in Iran, che ha ricevuto il Premio Speciale per il suo ‘No bears’. La Mostra di quest’anno si è distinta per la grande voglia di ripartire, andata in scena tra le sale e i red carpet, dopo le restrizioni legate alla pandemia che hanno spinto moltissimi a rinunciare al cinema, ma che non hanno comunque seppellito la voglia di ritrovarsi e di scoprire nuove opere cinematografiche: il gran numero di registi, attori, produttori e spettatori che si sono riuniti a Venezia dimostrano come la sala del cinema resti comunque ancora il luogo ideale per vedere un buon film. Tra gli ospiti che più hanno attirato l’attenzione del pubblico, certamente Brad Pitt nei panni di produttore per il film “Blonde”, ma anche Harry Style, apprezzatissimo soprattutto dal pubblico giovane, che ha recitato in “Don’t worry Darling”, film diretto dalla sua compagna Olivia Wilde, e poi ancora Cate Blanchett e Colin Farrell premiati come migliori attori con la Coppa Volpi, Penelope Cruz, Monica Bellucci. La 79esima Mostra del Cinema di Venezia si è poi contraddistinta anche per alcuni record, fra cui quello dei biglietti venduti al pubblico: dal 31 agosto al 10 settembre sono stati più di 60mila, con un +6% rispetto all'anno prima della pandemia da Covid (quasi 57mila nel 2019). Gli accrediti distribuiti sono stati soltanto 12mila, contro i 12.800 del 2019, di cui giornalisti 2.195 provenienti per lo più dalle testate italiane, ma le motivazioni riguardano principalmente le difficoltà di spostarsi dovute alle complesse situazioni geopolitiche mondiali del momento. Un ottimo 100% invece per l’occupazione delle sale. “Venezia è la vetrina del cinema di oggi con le sue trasformazioni – ha commentato il direttore Alberto Barbera –. Sono soddisfatto anche per il segnale molto forte che è stato dato sulla presenza femminile, che è stata predominante quest’anno”. E ha inoltre aggiunto: “Il cinema di oggi ha conquistato una sua fluidità, per usare un termine di cui si è abusato in questi giorni del festival per i temi legati a diversi film. Una fluidità che sta rendendo desuete certe distinzioni tra generi”. “Noi continuiamo a sostenere e a stimolare il nostro cinema – ha affermato poi Barbera – e per l'Italia non c'è necessità di essere negativi o pessimisti, anche perché i produttori sono i primi a comprendere quello che sta accadendo”. E ha concluso: “Le scelte durante le selezioni dei film non sono mai casuali, riflettono in qualche modo le tendenze più interessanti del cinema contemporaneo. Credo che la giuria abbia trovata una sintonia nel verdetto tra quelle che erano le scelte, anche rischiose fatte inizialmente, e il palmarés finale che va letto nel suo significato complessivo più che nelle sue singole scelte”.
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