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Venezia, proseguono i lavori di ristrutturazione della Tesa 4

Tesa 4, credits università Ca' Foscari

L’intervento prevede la realizzazione di 11 aule didattiche di varie dimensioni per un totale di 1.100 posti a sedere e di spazi multifunzionali

Procedono i lavori di ristrutturazione della Tesa 4, nel Polo di San Basilio, dove l’Ateneo realizzerà aule didattiche e spazi multifunzionali per la comunità studentesca. Il fabbricato è stato dato in concessione pluriennale all’Università da parte dell’Autorità Portuale. L’intervento prevede la realizzazione di 11 aule didattiche di varie dimensioni per un totale di 1.100 posti a sedere e di spazi multifunzionali (circa 1.300 mq per didattica innovativa, sale per studenti, esposizioni, attività culturali, workshop e alcuni uffici). La Tesa 4 è l’ultima di una serie di edifici simili disposti a pettine rispetto al canale della Giudecca progettati e costruiti complessivamente nell’ultimo decennio del XIX secolo per l’immagazzinamento delle merci e oggi adibiti alle attività didattiche. La durata prevista dei lavori è di circa 1 anno e mezzo. La Rettrice Tiziana Lippiello: “La ristrutturazione della Tesa 4 a San Basilio risponde agli obiettivi del nostro Piano Strategico; consentirà di aumentare gli spazi dedicati alla didattica, anche innovativa,  su cui Ca’ Foscari punta molto. É un progetto che unisce la realizzazione di aule e spazi per la socialità e contestualmente rappresenta un intervento di rigenerazione urbana e architettonica in un’area strategica della città”. Più cauti gli studenti, che non dimenticano i problemi di sovraffollamento creatisi con il ritorno in presenza: “Dopo anni di promesse e aule stracolme finalmente sono partiti i lavori di ristrutturazione della Tesa 4 – commenta Elia Pizzato, rappresentante degli studenti in Senato Accademico –. La struttura tuttavia sarà pronta solo per il 2025 e mancano pochi mesi al nuovo anno accademico. Abbiamo bisogno anche di soluzioni nell’immediato se non vogliamo che si ripetano gli episodi dello scorso settembre, con studenti stipati nelle aule e seduti nei posti più improbabili per cercare di seguire le lezioni”.
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