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"Troppe locazioni turistiche soffocano il patrimonio immobiliare”

La denuncia del capogruppo in Consiglio del Pd veneziano Giuseppe Saccà: "L’amministrazione non fa nulla"

“Le locazioni brevi diffuse in tutta la città rappresentano un sistema di utilizzo del patrimonio edilizio fuori controllo”. Mentre il sistema dei controlli sulla regolarità delle strutture ricettive, di finanza e polizia locale, si estende dal Comune di Venezia alla Città metropolitana, il capogruppo in Consiglio del Partito Democratico veneziano, Giuseppe Saccà, resta sul tema politico del governo del fenomeno specie in centro storico. “Venezia è l'unica città in Italia che può agire sulle locazioni brevi - ricorda - Invidiata da tutti i sindaci delle città d’arte l’amministrazione non fa nulla. La specialità della città in questo caso è stata riconosciuta dal Parlamento ma non dal Comune”. E torna a invocare che gli affitti turistici vengano ordinati dal Comune. “Bene i controlli ma la Giunta faccia la sua parte”, commenta Sara Arco, delegata al Turismo per la Municipalità di Venezia, Murano, Burano. “Strumenti regolatori come quelli previsti dell’emendamento Pellicani permetterebbero anche di valorizzare chi decide di utilizzare le locazioni brevi per integrare il proprio reddito - spiega Saccà - Ci troviamo davanti a un problema sotto gli occhi di tutti, ampiamente studiato, con proposte attuabili. L'onda va fermata con regole che tutelino la città e i piccoli proprietari”.  
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