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Vigilante aggredito all'ospedale di Mestre, Montanariello e Zottis (Pd): "Tutela dei lavoratori e servizi più efficienti"

Riccardo Musacco

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riccardo.musacco@lapiazzaweb.it

31.07.2023 - 21:21

I consiglieri regionali del Montanariello e Zottis sull'aggressione in ospedale a Mestre: Solidarietà a vittima, servono politica di tutela degli addetti e maggiori investimenti nei servizi. Ospedale dell'Angelo di Mestre (Venezia) Esprimiamo la nostra solidarietà al vigilante aggredito presso il Pronto Soccorso dell'ospedale dell'Angelo a Mestre. Si tratta dell'ennesimo episodio di questo tipo: un fenomeno che vede esposti gli addetti che a vario titolo prestano servizio presso le strutture sanitarie del Veneto. La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. È ancora più evidente, dopo questa aggressione, che non basta affrontare il problema esclusivamente mettendo le guardie a presidio se poi le stesse diventano vittime di aggressione. Servono da un lato protocolli stringenti di tutela dei lavoratori per garantire al massimo la loro sicurezza. E contemporaneamente, allargando il ragionamento, servono investimenti per rendere più efficienti i servizi, riducendo le situazioni di esasperazione degli utenti. Un clima di tensione che mai deve giustificare la minima forma di violenza ma che quasi sempre sta comunque alla base di quanto troppo spesso accade.

I consiglieri regionali del Montanariello e Zottis sull'aggressione in ospedale a Mestre: "Solidarietà a vittima, servono politica di tutela degli addetti e maggiori investimenti nei servizi".

Ospedale dell'Angelo di Mestre (Venezia)

"Esprimiamo la nostra solidarietà al vigilante aggredito presso il Pronto Soccorso dell'ospedale dell'Angelo a Mestre. Si tratta dell'ennesimo episodio di questo tipo: un fenomeno che vede esposti gli addetti che a vario titolo prestano servizio presso le strutture sanitarie del Veneto". La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. "È ancora più evidente, dopo questa aggressione, che non basta affrontare il problema esclusivamente mettendo le guardie a presidio se poi le stesse diventano vittime di aggressione. Servono da un lato protocolli stringenti di tutela dei lavoratori per garantire al massimo la loro sicurezza. E contemporaneamente, allargando il ragionamento, servono investimenti per rendere più efficienti i servizi, riducendo le situazioni di esasperazione degli utenti. Un clima di tensione che mai deve giustificare la minima forma di violenza ma che quasi sempre sta comunque alla base di quanto troppo spesso accade".