Tutta Venezia piange la figura unica di don Armando Trevisiol, il “prete degli ultimi”.
Don Armando Trevisiol; credits: profilo Fb del sindaco Luigi Brugnaro
Una perdita enorme per la cultura cittadina, al di là anche dei discorsi legati alla fede o meno. Tutta Venezia piange la figura unica di don Armando Trevisiol, il “prete degli ultimi”. Definizione che però non amava, così come non gli piaceva quella di “manager della carità”, forse troppo burocratica seppure giusta. “Sono semplicemente un prete. E’ questo quello che volevo fare e che ho sempre fatto” preferiva ripetere quando doveva parlare della sua vita e delle sue opere, ma Venezia di sicuro lo ricorderà non come un semplice pastore di anime. Don Armando è mancato a 94 anni, sempre con lo sguardo rivolto verso i più deboli, prima gli anziani, poi i poveri e gli abbandonati nonostante il ricovero all'ospedale dell'Angelo di Mestre per l'aggravarsi delle sue condizioni. “La sua eredità”, il primo pensiero di suor Teresa Del Buffa, l'assistente di sempre che gli è stata vicina fino all’ultimo, “Sta nelle opere che ha fatto in quasi settant’anni e che resteranno per sempre”. Come, ad esempio, le case per gli anziani, fiore all'occhiello per l'assistenza sul territorio, che attualmente contano 510 alloggi e la prima bottega solidale poi diventata ipermercato solidale dove vengono distribuiti generi alimentari, vestiti, mobili a centinaia di bisognosi. "La città di Venezia”, dice il sindaco Luigi Brugnaro, “Troverà d'intesa con la comunità ecclesiale, momenti e occasioni di approfondimento del suo agire, Ci resterà il suo esempio di aver donato molto più di quello che ha ricevuto”. ”Il nome di don Armando”, il ricordo del patriarca Francesco Moraglia, “E’ legato a quello del suo maestro monsignor Vecchi, dal quale prese esempio traducendo con caratteristiche proprie il suo ministero in una laboriosità pastorale che resterà come ricordo sia nella Chiesa che nella comunità civile mestrina”. I Centri Don Vecchi, la sua opera maggiore, costruiti a partire da zero, grazie alle azioni, ai "Bond paradiso", ai finanziamenti, sono sette ma presto diventeranno nove. Cinque sono dedicati ad ospitare anziani autosufficienti e due a disabili, separati, vecchi preti, operai, impiegati, medici e infermieri di altre città che lavorano a Mestre e ai parenti di pazienti in cura a Mestre che possono alloggiare ai Don Vecchi mentre si trovano in una condizione particolare di difficoltà.
Il messaggio di cordoglio del sindaco Luigi Brugnaro per la scomparsa di don Armando Trevisiol
"La scomparsa di don Armando Trevisiol è un grave lutto per tutta la città di Venezia. Una morte che mi colpisce e mi addolora e che lascia un vuoto profondo. Don Armando è stato un vero innovatore, che ha dedicato la sua vita agli altri, a insegnare i valori della vita ai giovani, ad aiutare i più deboli, i meno abbienti, gli ultimi e soprattutto gli anziani. I quasi 70 anni di vita sacerdotale, don Armando li ha spesi per il prossimo, come una missione da portare avanti giorno dopo giorno.Docente di religione, parroco, è stato una figura fondamentale non solo per le qualità umane e di carità, ma anche per quella innata capacità comunicativa che lo ha reso un precursore, nonché per le decine di iniziative che ha saputo trasformare in realtà. Spinto da una forza di volontà e da un coraggio fuori dal comune, nonché da una innata capacità di coinvolgimento, ha vinto sfide che sembravano impossibili e lascia un’eredità importante, tangibile, che abbiamo l’onere di raccogliere e portare avanti.Con il suo carattere fermo, ma sempre disponibile, don Armando ci consegna i centri per anziani che portano il nome del suo “maestro” Don Vecchi: un’imponente opera, resa possibile dalle donazioni dei fedeli, divisa in più strutture che offrono alloggi protetti per anziani autosufficienti, ma che poi negli anni è cresciuta con altri centri destinati a disabili, separati, preti anziani, operai, impiegati, medici e infermieri di altre città che lavorano a Mestre, nonché ai parenti di pazienti di altre località che sono in cura a Mestre. A don Armando va anche il merito di aver avviato numerose iniziative per i meno abbienti dalla Bottega solidale (spesa gratuita grazie alle offerte di cibi in eccedenza dei negozi) ai Magazzini San Giuseppe (mobili e oggetti per la casa usati gratuiti) fino ai Magazzini San Martino (vestiario usato gratuito).Don Armando Trevisiol era un prete che dava tutto sé stesso per gli altri. Ci resterà il suo esempio di aver donato molto più di quello che ha ricevuto. L’ultima volta, l’avevo incontrato il giorno del suo compleanno per fargli gli auguri di persona. Anche in quell’occasione non aveva smesso di raccontarmi dei nuovi progetti che stava elaborando, delle nuove sperimentazioni per il futuro dei giovani e delle persone più in difficoltà.Oggi è il momento del lutto e della preghiera, ma la Città di Venezia troverà poi, d’intesa con la comunità ecclesiale, momenti e occasioni di approfondimento del suo agire, in sua memoria. Don Armando era una vera forza della natura, una grazia per le tantissime persone che ha aiutato. Venezia ha perso un sacerdote e un grande uomo, ma sono convinto che continuerà ad aiutarci lassù dal Cielo".
Parole di cordoglio anche da parte del presidente del Veneto Luca Zaia
“Con don Armando Trevisiol se n’è andato un sacerdote sempre attento ai più deboli, agli ultimi. Sua è stata l’idea di dedicare una ‘casa’ agli anziani e ed è riuscito nell’impresa nel 2005 fondando quello che oggi è un fiore all’occhiello per l’assistenza sul territorio, il centro Don Vecchi, 510 alloggi per anziani in difficoltà. È stato parroco a Mestre, nella parrocchia di Carpenedo, dal 1971 al 2005, diventando un punto di riferimento per la comunità intera”. Così il presidente della Regione del Veneto. “Per il suo impegno – ricorda Zaia -, per le tante iniziative di carità e solidarietà, è stato insignito anche del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Desidero esprimere il mio cordoglio alla famiglia e alla comunità religiosa. Grazie per quanto ha fatto, a Venezia e al Veneto mancherà”. I funerali saranno officiati dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia venerdì 11 agosto alle 9.30 presso la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo (Mestre).
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