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Venezia, ordinanza anti-movida: limitazioni per nuove zone

Coinvolte le zone di via Garibaldi, nel sestiere di Castello, della “Toletta”, nel sestiere Dorsoduro, dei “Bari” nel sestiere di santa Croce e la zona di piazzale Roma

È stata firmata sabato dal sindaco Luigi Brugnaro l'ordinanza che proroga le limitazioni agli orari dei pubblici esercizi e di altre attività del settore alimentare, nonché alcune misure organizzative per gli esercenti, al fine di tutelare la quiete e la vivibilità in alcune zone della Città antica e della terraferma. Dal Comune chiariscono: "Un provvedimento che ha l'obiettivo di conciliare il diritto dei residenti alla quiete e al riposo nelle ore notturne con le necessità delle attività economiche, che spesso si trovano ad avere a che fare con una clientela rumorosa". 

Le misure

I pubblici esercizi che ricadono nelle aree interessate dal provvedimento dovranno svolgere la propria attività tra le 06.00 e le 02.00, cessando la distribuzione di bevande entro le ore 01.30; gli stessi, dopo le ore 23, dovranno dedicare del personale a supervisionare il plateatico stesso per garantire tranquillità e sicurezza e cessare, sia all'interno che all'esterno del locale, qualsiasi trattenimento o musica che possa arrecare disturbo. Inoltre, le attività artigianali di prodotti di gastronomia (con esclusione delle gelaterie) dovranno chiudere alle 23. Infine, le attività che erogano alimenti e bevande tramite distributori automatici dovranno chiudere alle 20. L’ordinanza ha efficacia fino al termine della stagione estiva, ovvero fino a sabato 30 settembre 2023.

I commenti

"Da sempre ho creduto in una sana convivenza tra esercenti commerciali e cittadini e questa Amministrazione sin dal primo giorno ha messo in atto impegni concreti a tutela degli interessi di tutte le comunità del nostro territorio”, dichiara l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga. “Estendere l’ordinanza precedentemente approvata anche alle zone di via Garibaldi, nel sestiere di Castello, della “Toletta”, nel sestiere Dorsoduro, alla zona dei “Bari” nel sestiere di santa Croce e la zona di piazzale Roma sempre nel sestiere di santa Croce, è stata una decisione naturale nel percorso che stiamo portando avanti di ascolto del territorio. Il nostro impegno sarà sempre votato all’equilibrio tra attività imprenditoriali collegate a vendita, somministrazione e distribuzione di alimenti e bevande, e i primari diritti dei nostri concittadini".   "In questo modo intendiamo garantire la tranquillità di chi vive nelle zone interessate dai provvedimenti e nello stesso tempo intervenire per superare situazioni di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti. La sperimentazione ha dato risultati positivi, è un tema delicato sul quale stiamo cercando un equilibrio. A fine settembre, poi, ne verificheremo l'andamento", evidenzia l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.
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