La Regione del Veneto fa sapere che si registra un miglioramento della situazione generale dei feriti dell'incidente di Mestre.

I
ricoverati in terapia intensiva sono passati da 8 a 7;
quelli in situazione critica da 3 a 2. La giovane paziente francese di 21 anni ha lasciato la terapia intensiva dell’ospedale di Dolo per essere trasferita in reparto. La giovane tedesca di 27 anni, in cura all’ospedale di Mestre, è in una situazione definita ‘stabile’. Fino a ieri la sua condizione risultava ancora ‘critica’. All’ospedale di Padova, la bimba ucraina di 4 anni e la donna spagnola di 52 anni sono ancora in condizioni critiche, ma definite ‘stabili’ dai sanitari. I sanitari hanno inoltre valutato il
trasferimento di alcuni pazienti per consentire un avvicinamento ai loro familiari.
Due pazienti sono stati trasferiti ieri dall’ospedale di Treviso a quello di Padova. Oltre alla giovane mamma ucraina di 33 anni, portata ieri mattina nell'ospedale patavino dove si trova la figlioletta di 4 anni, in condizioni critiche, ma definite ‘stabili’, anche un paziente spagnolo di 50 anni è stato trasportato nel pomeriggio a Padova. Qui infatti si trova la moglie, di 52 anni, in condizioni critiche, ma anche nel suo caso ‘stabili’. I
due fratellini tedeschi, di 4 e 13 anni, il cui decorso risulta regolare, ricoverati all’ospedale di Treviso, verranno trasferiti nei prossimi giorni all’ospedale di Lipsia, città di provenienza, per essere avvicinati ai familiari. Il papà della bambina - di 33 anni - resterà per ora all’ospedale di Treviso. Le sue condizioni sono in miglioramento, ma dovrà sostenere un intervento di stabilizzazione. Attualmente quindi l’ospedale di Treviso ha in cura tre pazienti tedeschi, appartenenti allo stesso nucleo familiare (due minori, F di 4 anni e M di 13 anni) e un adulto M di 33 anni); l’ospedale di Padova ne ha in cura 5: tre di nazionalità ucraina (una donna di 29 anni, una bambina di 4 e la madre di 33 anni; due di nazionalità spagnola: una donna di 52 anni e il marito, di 50 anni.
Il bollettino ufficiale della Regione del Veneto
Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto
14 pazienti: 7 di loro sono ancora in terapie intensive, 6 nei reparti di chirurgia, 1 in pediatria. Adulti: 11 pazienti (7 donne, 4 uomini) Minori: 3 pazienti (2 bambine, 1 bambino) Terapia intensiva: 7 pazienti (6 adulti, 1 minore) Nazionalità Ucraina: 6; Tedesca: 4; Spagnola: 2; Francese: 1; Croata: 1 Suddivisione fra le strutture: •
Ospedale di Mestre: ricoverati 4 pazienti, tre di nazionalità ucraina (F di 43 anni, F di 40 anni, M di 39 anni) e 1 di nazionalità tedesca (F di 27 anni). Una paziente è in condizioni definite ‘stabili’, una in condizioni discrete e due in decorso regolare. In continuo miglioramento la situazione del paziente ucraino, di 39 anni, che nei prossimi giorni verrà dimesso dall’ospedale. •
Ospedale di Dolo: 1 paziente di nazionalità francese (F di 21 anni), il cui decorso risulta regolare. Ha lasciato la Terapia intensiva per essere trasferita in reparto. •
Ospedale di Mirano: 1 paziente di nazionalità croata (M di 24 anni), il cui decorso risulta regolare. •
Ospedale di Treviso: ricoverati 3 pazienti di nazionalità tedesca, appartenenti allo stesso nucleo familiare, (due minori, F di 4 anni e M di 13 anni) e un adulto M di 33 anni. I due fratellini tedeschi, di 4 e 13 anni, il cui decorso risulta regolare, verranno trasferiti all’ospedale di Lipsia, città di origine, per essere avvicinati ai familiari. C’è ottimismo anche per il recupero del papà della bambina, di 33 anni, che è in miglioramento. È in attesa di sostenere un intervento di stabilizzazione. •
Ospedale di Padova: ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (una donna di 29 anni, una bambina di 4 e la madre di 33 anni, in decorso regolare, trasferita ieri dall’ospedale di Treviso per avvicinarla alla figlia), due di nazionalità spagnola: una donna di 52 anni e il marito, di 50 anni, in decorso regolare, trasferito ieri a Padova per avvicinamento familiare. La piccola paziente ucraina di 4 anni e la donna spagnola sono ancora in condizioni critiche, ma definite ‘stabili’ dai sanitari. In miglioramento risulta invece la giovane donna ucraina di 29 anni.