Controlli a tappeto nel 2023 da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia sulla tutela dei lavoratori
Il NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) dei Carabinieri di Venezia redige il bilancio delle proprie attività svolte nel 2023 nell'ambito della prevenzione e repressione dei fenomeni dello sfruttamento del lavoro e del lavoro sommerso e nella verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in particolar modo dei cantieri edili. In particolare, nell'ambito della vigilanza "110 in sicurezza 2023" promossa e coordinata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dal Comando Carabinieri Tutela del Lavoro di Roma, il NIL di Venezia ha partecipato ad un'operazione straordinaria di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al sommerso nel settore dell'edilizia, che ha interessato tutto il territorio provinciale. Oltre l'80% dei cantieri ispezionati sono risultati irregolari, pertanto sono stati adottati 16 provvedimenti di sospensione, di cui 14 per gravi violazioni in materia di sicurezza e 2 per lavoro nero. Sempre nell’ambito della sicurezza, sono state contestate violazioni riconducibili principalmente al rischio di caduta dall'alto, all’irregolarità dei ponteggi, al rischio elettrico, all'omessa fornitura e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, all’organizzazione e alla viabilità inadeguata dei cantieri, oltre che alla mancata protezione da investimento per caduta di materiali dall'alto. Numerose, inoltre, le omissioni riguardanti la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la formazione e informazione degli stessi, la redazione del DVR (documento valutazione rischi), del POS (piano operativo di sicurezza) e del Pi.M.U.S (piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi). L'attività ha previsto anche la lotta anche al cosiddetto “lavoro grigio”, categoria nella quale rientrano tutti quei rapporti di lavoro che, seppur formalmente regolari in quanto comunicati agli enti competenti, presentano, nel concreto svolgimento, elementi di irregolarità. Le verifiche oltre che al settore edile sono state rivolte anche ai settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona. Sono state ispezionate 350 aziende, di cui 280 risultate irregolari. Sono state 787 le posizioni lavorative esaminate, che hanno consentito di individuare 35 lavoratori “in nero” (tra cui 1 lavoratore straniero senza permesso di soggiorno) e 25 irregolari. Sono state 1.000 le prescrizioni per violazioni in materia di sicurezza, 65 i provvedimenti di sospensione dell’attività d'impresa, 200 i datori di lavoro individuati per violazioni al D. Lgs. n. 81/08. L'importo delle ammende e sanzioni amministrative comminate per violazioni in materia di sicurezza e per lavoro nero è stato pari a 600.000 euro.
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