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Passi avanti dell'Ulss 3 Serenissima nel campo delle cure palliative

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L'Azienda sanitaria locale veneziana punta a più posti letto di hospice, consulenze in reparto e ambulatori sul territorio

L'Ulss 3 Serenissima punta ad allargare sempre di più il servizio di cure palliative nelle proprie strutture. Sono più di mille, infatti, i pazienti che vengono accompagnati in quello che per loro è purtroppo l'ultimo tratto di percorso della propria esistenza. Ora l'Azienda sanitaria veneziana, in questo senso potrà contare su 15 posti letto hospice in più, consulenze effettuate direttamente negli Ospedali e ambulatori territoriali per chi è ancora in grado di deambulare. Valutiamo ogni anno – spiega il Direttore delle Cure palliative dell'Ulss 3, Giovanni Polespoco meno di 1500 persone, che si trovano ad affrontare le fasi più gravi della loro patologia. Più di mille sono ogni anno i pazienti accompagnati in quella che è purtroppo la fase terminale della loro vita: restano in carico al nostro servizio in media 50/60 giorni. Va detto che ogni cartella clinica che analizziamo ci porta davanti ad una persona fragilissima; e dietro ogni malato terminale c'è una quotidianità drammatica da gestire, in cui possiamo essere utili; e ancora, ogni paziente porta con sé, oltre alla propria storia, anche la propria rete familiare, che condivide una speranza che è sempre più flebile e una sofferenza che invece aumenta via via. Il nostro lavoro è fortemente orientato alla centralità dei malati come persone e delle loro famiglie." Sono 700 le consulenze ospedaliere effettuate in un anno, negli ospedali di Mestre, Mirano e Dolo. L’impegno per il 2024 è di estendere l’attività di consulenza in maniera sistematica anche agli ospedali di Venezia e Chioggia". Novità importanti anche sul territorio: nel 2023 sono stati attivati inoltre primi due ambulatori di cure palliative presso le sedi distrettuali di Chioggia e di Mirano-Dolo. "Come da programmazione, entro il 2025, saranno attivi altri 10 posti letto di hospice presso l’Ospedale di Noale, e altri 5 sono già programmati a Chioggia. Si aggiungono – sottolinea il dottor Poles – ai 41 posti letto già attivi, al Policlinico San Marco, al Nazaret di Zelarino e al Fatebenefratelli di Venezia. Con questa implementazione del servizio, ma anche con quelle citate prima, diamo seguito alle indicazioni nazionali del DM77 del 2022 e dei LEA, cioè dei Livelli Essenziali di Assistenza". "Quando si ha a che fare con i malati gravi, molti dei quali sono oncologici - continua il Primario - una delle fasi delicate è proprio quella della presa in carico. Il nostro servizio interviene là dove cessa il percorso di cura attiva, portata avanti fin dov'è possibile dal reparto ospedaliero o dal medico curante, con i quali vi è un rapporto è di stretta collaborazione, al fine di garantire un puntuale e corretto trasferimento di informazioni e consegne”. Anche sul territorio, la presa in carico del malato viene effettuata nel rispetto dei tempi e delle competenze: "Come prevede l’attuale normativa, le cure palliative a bassa intensità clinica – spiega il dottor Poles – vengono erogate anche dal medico di medicina generale, che è affiancato dal servizio infermieristico dell'ADI per eventuali attività prestazionali; a questo livello, il medico palliativista svolge un’attività di consulenza e supporto alle decisioni del medico di famiglia." "Siamo molto attenti – conclude il dottor Poles – anche alle segnalazioni dei pazienti da parte dei reparti ospedalieri e dei medici curanti sul territorio. Esiste inoltre percorso prioritario di valutazione ed eventuale presa in carico dei pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso: un protocollo operativo fa sì che, se ne hanno bisogno e titolo, i pazienti che debbono essere affidati al nostro servizio vengono indirizzati direttamente, senza ulteriori passaggi ospedalieri".          
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