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In aumento nel veneziano i casi di truffe da parte di falsi agenti delle Forze dell'Ordine

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I malfattori si presentano direttamente a domicilio, oppure telefonicamente alle vittime chiedendo denari per finte cauzioni da pagare

Sono già 15 tra gennaio e febbraio 2024, rispetto ai 4 dello stesso periodo dell'anno scorso, i casi di truffe ai danni di ignari cittadini perpetrate da soggetti che si sono presentati alle vittime, falsamente, come poliziotti, carabinieri o finanzieri rappresentando alle stesse una situazione di pericolo o di difficoltà di un parente e richiedendo loro la corresponsione di somme di denaro o di valori a titolo di cauzione. In molti casi, ad esempio, i malfattori hanno contattato telefonicamente le vittime, in altri si sono presentati direttamente a domicilio in borghese o indossando false divise, ottenendo dalle stesse somme di denaro od oggetti di valore per poi dileguarsi. Infine in altre situazioni sono riusciti ad allontanare le vittime dalle proprie abitazioni facendo lasciare in casa da solo l’altro convivente in modo da renderlo in una posizione di maggiore vulnerabilità. La Polizia di Stato di Venezia invita pertanto a prestare attenzione alle circostanze descritte, rappresentando che non esiste, nell’ordinamento italiano, alcun istituto giuridico che preveda la corresponsione di somme di denaro o valori direttamente nelle mani di agenti delle forze dell’ordine al fine di ottenere conseguenze giuridiche quali il rilascio di una persona ovvero la prestazione di supporto legale o altra forma di assistenza. Eventuali casi vanno segnalati al 112 o al 113.
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