L'uomo si era macchiato di resistenza a pubblico ufficiale e aveva in modo reiterato violato il divieto di dimora in provincia di Venezia
La proficua collaborazione tra Polizia e Carabinieri, con scambio di dati e informazioni, ha portato alla cattura, da parte delle Questura di Venezia, di un cittadino straniero di origini tunisine in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo, infatti, lo scorso 13 marzo, si sarebbe reso protagonista di un grave episodio di resistenza a pubblico ufficiale nel corso del quale, dopo un inseguimento scaturito da un tentativo di fuga da un controllo di un’autovettura, avrebbe speronato una Volante. A un posto di blocco, la BMW su cui viaggiava assieme ad un altro occupante non si sarebbe fermata all'alt. Una volta fermati i due occupanti dopo un rocambolesco inseguimento, uno dei due, un cittadino tunisino, sarebbe stato trovato in possesso di hashish. Pertanto i poliziotti, dopo essere risaliti alla camera della struttura ricettiva dove alloggiava temporaneamente, hanno effettuato una perquisizione che ha consentito il rinvenimento di una pistola a gas. Gli equipaggi delle volanti, inoltre, hanno provveduto ad eseguire una perquisizione domiciliare presso l’appartamento dell’altro occupante dell’autovettura, un cittadino italiano, all’esito della quale è stato rinvenuto un bilancino di precisione ed oltre 7 gr. di marijuana. Entrambi i soggetti, pertanto, sono stati tratti in arresto e condotti in direttissima ad esito della quale è stata disposta, nei loro confronti, la misura del divieto di dimora nella Provincia di Venezia. Giorni dopo, però, il tunisino si è reso protagonista un ulteriore episodio di tentativo di fuga da un controllo, questa volta operato dai Carabinieri. Mentre infatti un equipaggio dell’Arma si apprestava a sottoporre a controllo un’autovettura BMW in sosta con all’interno due occupanti di sesso maschile, la stessa sarebbe partita improvvisamente ad alta velocità, rischiando di investire uno dei militari. Dall'esito dei controlli è emerso che si trattava proprio dell'uomo già fermato in precedenza. Dato, quindi l'aggravamento della posizione del soggetto, in considerazione delle reiterate violazioni della misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Venezia, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere e un un provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Venezia per la durata di 3 anni. Riccardo Musacco
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