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L'aeroporto Marco Polo di Venezia si conferma terzo gateway intercontinentale nazionale

Aeroporto di Venezia

Notevole lo sviluppo, è del 5% la crescita del traffico nel Polo aeroportuale del Nordest, vivace il mercato nordamericano

Volumi di traffico in crescita del 5% rispetto all’estate 2023. È con questo importante dato che ci preannuncia positiva la stagione estiva 2024 per il Polo aeroportuale del Nordest, che comprende gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona. Saranno circa 13 milioni i passeggeri complessivi attesi da aprile ad ottobre, con un recupero definitivo rispetto al 2019. I dati sono stati presentati nel corso dell’incontro “Estate 2024” di un evento B2B, organizzato il 20 e 21 marzo, dal titolo “Venezia/Verona Airport Workshop”, nel quale si è tenuto un confronto sulla domanda/offerta di viaggi degli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona. Gli incontri del workshop hanno registrato una grande affluenza, accogliendo complessivamente 175 agenti di viaggio, che hanno avuto l’opportunità di realizzare incontri dedicati con 65 operatori, tra compagnie aeree, enti del turismo e tour operator. Per la stagione estiva 2024, che inizierà domenica 31 marzo e si concluderà sabato 26 ottobre, le prospettive per i tre aeroporti del Polo sono di una domanda molto elevata di voli nazionali e internazionali, con una crescita complessiva del numero di passeggeri; percentuale che sarebbe più elevata, se al Marco Polo i principali vettori low cost non avessero arrestato i loro programmi di sviluppo per via della scelta del Comune di Venezia di introdurre da maggio 2023 la nuova addizionale di 2,50 euro per ogni passeggero in partenza dallo scalo. Entrando nello specifico, lo scalo veneziano Marco Polo conferma il suo ruolo di terzo gateway intercontinentale nazionale, ulteriormente rafforzato dalla vivacità del mercato nordamericano che riconferma i collegamenti estivi su Atlanta, Chicago, New York JFK, New York Newark, Philadelphia, Montreal e Toronto. L’America sarà più vicina. Delta Air Lines ha infatti ripreso dall’11 marzo i suoi voli tra l’aeroporto Marco Polo di Venezia e New York-JFK. Durante il picco estivo, inoltre, porterà da 7 a 10 i voli settimanali su Atlanta. Il 6 giugno l’American Airlines ritorna a Venezia con il suo collegamento giornaliero su Chicago, interrotto nel periodo pandemico. Anche il Canada vede un’intensificazione dei collegamenti: Air Canada raddoppia i voli su Montreal e Toronto, che diventano rispettivamente 3 e 4 a settimana. Sulle stesse destinazioni, Air Transat offrirà complessivamente 4 frequenze settimanali. Verso il Medio Oriente, Qatar Airways riprende a giugno il collegamento giornaliero con Doha, sospeso durante la pandemia. La Corea del Sud torna protagonista nella ripresa dei flussi con l’Estremo Oriente, con il volo settimanale Venezia-Seoul, operato da giugno ad ottobre. Nell’area mediterranea, EL AL ripropone dal 31 marzo i collegamenti con Tel Aviv 4 volte alla settimana, che diventeranno 5 nel picco estivo. Inoltre, Air Cairo, vettore del gruppo Egyptair, collega Venezia con Sharm El-Sheik ogni domenica. Da maggio, il vettore islandese Play riprende ad operare per la seconda stagione estiva i voli su Reykjavik e da giugno SunExpress riattiva i collegamenti su Smirne, entrambe le linee con frequenza bisettimanale. Riprenderà poi il doppio volo giornaliero verso Madrid di Air Europa, incrementerà Finnair fino a 9 frequenze settimanali su Helsinki nel picco estivo, a cui seguirà l’estensione giornaliera della linea nel periodo invernale, e si introdurrà la frequenza night-stop di Swiss International Airlines su Zurigo. A seguito dell’introduzione della nuova addizionale del Comune di Venezia per ogni passeggero in partenza, i vettori low cost Ryanair e Wizz Air hanno letteralmente bloccato la loro crescita sullo scalo.
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