I benefici superano significativamente i costi di investimento e le perdite economiche per le chiusure ma alla lunga reggerà?
Il MOSE, strumento fondamentale per la salvaguardia di Venezia, oggetto di uno studio coordinato dal docente universitario Carlo Giupponi (Ca’ Foscari e Feem) con i coautori Marco Bidoia (Ca’ Foscari e Feem), Margaretha Breil (Cmcc), Luca Di Corato (Ca’ Foscari), Animesh Kumar Gain (Ca’ Foscari e Murdoch University), Veronica Leoni (Ca’ Foscari e University of the Balearic Islands), Behnaz Minooei Fard (Ca’ Foscari), Raffaele Pesenti (Ca’ Foscari) e Georg Umgiesser (Cnr-Ismar e Klaipeda University). Il lavoro, pubblicato sulla rivista Regional Environmental Change valuta l'impatto economico dell'opera e le prospettive future. Lo studio dimostra come come i benefici economici superino significativamente i costi di investimento e le perdite economiche per le attività portuali dovute alle chiusure del MoSE. I benefici prevalgono in entrambi gli scenari di innalzamento del livello del mare considerati nello studio. Tuttavia, l'aumento delle chiusure pone sfide alla sostenibilità dell'infrastruttura a medio e lungo termine, sollevando preoccupazioni per l'impatto sulla qualità dell'ecosistema lagunare. Il MoSE rischia di essere inutilizzabile molto prima di quanto pianificato dai suoi progettisti, ormai quasi 50 anni fa, senza tener conto del cambiamento climatico. Se infatti l'infrastruttura venisse attivata raggiunti i 110 cm sul medio mare potrebbero essere superati i 50 giorni consecutivi di chiusura della Laguna nell’ultimo quarto di secolo. In tal caso l'opera potrebbe reggere un’attività così intensa? Difficile stimarlo con i dati in possesso ora ma, di certo lo stress a cui sarebbe sottoposto si farebbe già sentire nel 2060. Due le possibilità, limitare le chiusure alzando la soglia oltre i 110 cm e definire e sperimentare fin d’ora nuove strategie per affrontare la crescita del livello del mare quando il MoSE non sarà più sufficiente. "I nostri risultati evidenziano l'importanza di integrare e rivedere le strategie di salvaguardia della città, considerando l'innalzamento del livello del mare e le sue implicazioni economiche e ambientali. - afferma Carlo Giupponi, professore di Economia ambientale a Ca’ Foscari e coordinatore dello studio - È cruciale un approccio integrato, socioeconomico e ambientale, capace di gestire con efficacia i possibili scenari futuri, per proteggere questo patrimonio unico." Riccardo Musacco
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