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Battistini di AFVS chiede più autovelox

Venezia, incidenti stradali in linea con gli anni precedenti ma già 5 morti nel 2025

Il comandante dei vigili Agostini: "Facciamo controlli e prevenzione"

Venezia, incidenti stradali in linea con gli anni precedenti ma già 5 morti nel 2025

Paolo Battistini dell'Associazione Familiari Vittime della Strada

Rottami sparsi, segni di frenate improvvise ben visibili sull'asfalto, il rosso del sangue a segnare la superficie stradale mentre tutto interno fanno eco come nenie cariche di angoscia le sirene delle ambulanze, dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine. Tutte scene a cui non si riesce mai ad abituarsi ma che continuano a ripresentarsi senza soluzione di continuità nelle cronache dei giornali e nelle fredde statistiche di quanti hanno perso la vita o sono rimasti feriti o menomati. Anche il Comune di Venezia, seppur non avendo all'interno del proprio territorio una “strada della morte”, in alcuni tratti della rete stradale in cui purtroppo si tende a tenere premuto il piede sull'acceleratore non sono mancati episodi luttuosi riconducibili a un destino che spesso è possibile evitare.

Già, perché le cause di tutto questo sono sempre le stesse, la velocità, la distrazione dovuta all'uso di cellulari oppure la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. “Le statistiche possono variare anche notevolmente di anno in anno – spiega il Comandante della Polizia Locale di Venezia Marco Agostini – ad esempio l'anno scorso abbiamo avuto cinque morti tutto l'anno mentre quest'anno ne abbiamo avuti cinque solo nel primo mese. Per alcuni si è trattato di fuoriuscite dalle rotonde in autonomia, poi altri sulla Triestina vicino al Casinò e due al Lido. Controlli ne facciamo molti e cerchiamo di fare prevenzione. Ad esempio sul Ponte della Libertà, dove avevamo mediamente quattro-cinque morti l'anno, con l'installazione degli autovelox sono dieci anni che non abbiamo neanche un morto. Di autovelox in totale ne abbiamo sette, ne sono in funzione al momento cinque”. “

Contano anche i feriti e il numero degli incidenti totali che restano alti – aggiunge Paolo Battistini, referente veneto dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada – l'anno scorso sulle strade comunali di Venezia si sono verificati 1168 incidenti, in linea con il 2023 ma in aumento rispetto al 2022 in cui se ne verificarono 1228. Sempre nel 2024 sono stati registrati 743 feriti, anche questo dato in linea con i due anni precedenti, oltre ai 5 morti”. Ricordiamo poi che l'anno prima, il 2023, è stato purtroppo un anno particolare poiché funestato dall'incidente al bus sul cavalcavia di Marghera che ha causato ben 22 morti.

Che fare quindi per rendere più sicure le nostre strade? “In capo alle amministrazioni c'è la manutenzione – insiste Battistini – e la messa in sicurezza specie dei punti più critici. Poi c'è il controllo della velocità che dev'essere un elemento fondamentale. Il decreto Salvini non va nella giusta direzione perché mette dei paletti non di poco conto per quanto riguarda le installazioni degli autovelox come i dati statistici di incidentalità degli ultimi cinque anni ma il problema è che non dobbiamo aspettare i morti per intervenire. In altri Paesi invece come la Svizzera non esiste nemmeno il preavviso dell'autovelox”.

Riccardo Musacco

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