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No al nucleare

Il Consiglio Regionale dice no al nucleare in laguna: approvato l'emendamento di Baldin

Decisivo il parere contrario alla costruzione di una centrale nucleare a Porto Marghera

Nucleare

Immagine di repertorio

Nella serata di ieri, il Consiglio Regionale del Veneto ha confermato il parere negativo riguardo alla costruzione di una centrale nucleare a Porto Marghera e nella laguna di Venezia. L'approvazione è arrivata grazie a un emendamento presentato da Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato l'importanza di proteggere l'ambiente e la salute pubblica da un possibile impianto nucleare in un'area già fortemente compromessa da decenni di industrializzazione.

L'emendamento proposto fa parte della revisione del Documento di economia e finanza regionale (Nadefr) per il periodo 2025-2027, che include anche la necessità di rifinanziare la legge speciale per Venezia e di promuovere la riconversione delle aree industriali, come quella di Porto Marghera, in direzione di attività più sostenibili. Baldin ha evidenziato come l'aggiunta di questa specificazione sia stata un passo importante per proteggere l'integrità di una zona già fortemente segnato dall'inquinamento industriale.

L'idea di un impianto nucleare a Porto Marghera aveva suscitato discussioni anche a livello nazionale, con alcune figure politiche come Renato Brunetta e il ministro Adolfo Urso che l'avevano presa in considerazione. Tuttavia, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si era opposto fermamente a tale proposta, dichiarando la sua contrarietà a impianti nucleari in un'area già compromessa dall'industria chimica.

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