Tante le novità del Festival lirico 2024: oltre ai maxi schermi nei quartieri, anche spiegazioni degli esperti, realtà virtuale, scenografie nei punti cardine della città e isole sceniche che raccontano allestimenti e aneddoti.
Anche quest’anno la magia del festival lirico arriva nei quartieri. Dopo il successo di pubblico e gradimento che l’iniziativa ha riscosso nella
prima edizione dell’anno scorso, viene riproposta con una format più ricco e più diffuso.

La prima della
Turandot di sabato 8 giugno potrà essere vissuta anche fuori dall’Arena, nelle piazze e nei giardini della città scelti per ospitare maxi schermo e posti a sedere, offrendo così l’opportunità di partecipare gratuitamente all’evento. Un progetto del Comune di Verona e Fondazione Arena di Verona realizzato in collaborazione con Rai Cultura.
Aumentano le location nei quartieri per vedere l'Opera sui maxi schermi
Rispetto all’anno scorso aumentano le location scelte per ospitare l’iniziativa, che
passano da 4 a 5. L’8 giugno il titolo scelto per celebrare il centenario pucciniano potrà essere visto per la prima volta al
parco di Santa Marta (Provianda), e poi in
piazza del Popolo a San Michele Extra, al parco San Giacomo in Borgo Roma, al parco dei Cantori veronesi in Borgo Venezia e in piazza Marinai d’Italia in Borgo Milano. Qui verranno posizionati i maxi schermo e un numero di sedie sufficiente per accogliere veronesi, ma anche visitatori e turisti che vorranno vivere una serata senza precedenti. L’anno scorso l’iniziativa, proposta per la prima volta su volontà dell’Amministrazione, aveva registrato il sold out (200 posti a disposizione in ogni location) in tutti e quattro i quartieri allestiti, un’opportunità accolta con entusiasmo dai veronesi e dalle veronesi. Da qui la decisione dell’Amministrazione di ampliare l’iniziativa aumentando i luoghi e variandoli rispetto a quelli già proposti, ciò per consentirne la più ampia diffusione sul territorio. Un progetto promosso dagli assessorati alla Cultura, al Decentramento e ai Tributi, con Fondazione Arena, che si propone come una vera e propria festa della musica e della città in cui emozioni e amore per il bel canto, quest’anno patrimonio immateriale dell’Unesco.
La Turandot raccontata dagli esperti
Un progetto che si arricchisce nella seconda edizione con note introduttive che precederanno lo spettacolo
. A partire
dalle ore 21, su ogni maxischermo saranno proiettati alcuni brevi contributi video per spiegare al pubblico il mondo del canto lirico. Curiosità e aneddoti sul compositore Giacomo Puccini, di cui si celebra il centenario, sui librettisti veronesi di
Turandot, genesi e trama dell’opera saranno raccontate dai musicologi, docenti e giornalisti
Alberto Mattioli, Davide Annachini e Fabio Sartorelli.
Alle 21.30, in Arena e nei quartieri, si alzerà il sipario su Turandot, nella versione curata dal regista Franco Zeffirelli, première operistica del 101° Festival 2024:
protagonista sarà Ekaterina Semenchuk, al debutto areniano nei panni della “principessa di gelo”, amata e sfidata dal principe ignoto interpretato dal tenore
Yusif Eyvazov, beniamino areniano. Insieme a loro saranno impegnati
Mariangela Sicilia nella parte di Liù e
Riccardo Fassi come Timur. I tre ministri imperiali Ping, Pang e Pong saranno rispettivamente
Youngjun Park, Matteo Macchioni e
Riccardo Rados, il Mandarino sarà
Hao Tian mentre, nel cameo dell’imperatore Altoum, farà il suo ritorno
Piero Giuliacci, applaudita voce areniana. Il palcoscenico ricreerà una Cina “ai tempi delle favole” come da libretto, pullulando di vita e di folla, con i movimenti coreografici di Maria Grazia Garofoli, mimi, acrobati e figuranti. L’
Orchestra di Fondazione Arena, assieme al
Coro preparato da Roberto Gabbiani, saranno diretti da
Michele Spotti. Il Maestro Spotti, classe 1993, direttore dell’Opera di Marsiglia, ha guidato per la prima volta i complessi artistici veronesi pochi mesi fa in occasione del prestigioso Concerto di Natale in Senato e, con l’ultimo capolavoro di Puccini, fa il suo atteso esordio in Arena. Il finale dell’opera sarà eseguito nel tradizionale completamento di Franco Alfano sugli appunti di Puccini sotto la supervisione di Arturo Toscanini, primo esecutore. Dopo la prima,
Turandot replicherà il 15, il 22 e il 29 giugno con un cast di grandi voci: Yeajin Jeon e Olga Maslova nel ruolo del titolo, Gregory Kunde come Calaf, Maria Agresta e Daria Rybak come Liù.
The Arena Experience: vivere l'opera con la realtà virtuale
Ma le chicche non finiscono qui, da non perdere sarà l’innovativa e immersiva proposta The Arena Experience che, tramite la realtà virtuale, permetterà ai visitatori di vivere in prima persona attraverso la realtà virtuale la messa in scena di una delle opere più celebri e amate del festival areniano, Carmen. L’esperienza sarà fruibile con appositi visori che si troveranno negli Info Point itineranti che saranno dislocati in centro e nei punti nevralgici della città, tra cui Ponte Crencano, Mercato Piazza Santa Toscana e Mercato dell’Antiquariato a San Zeno, e che forniranno informazioni sulla programmazione del Festival Lirico areniano.
Social led Wall
In
piazza Bra, il Social led Wall proietterà per tutta estate contenuti video esclusivi realizzati ad hoc da Fondazione Arena: approfondimenti, video promo, interviste ai protagonisti del Festival, così come contenuti generati dalla community online per generare senso di partecipazione e di appartenenza. Mentre
sul Palazzo della Gran Guardia e lungo il Liston, stendardi e gonfaloni annunceranno le opere in programma per tutta l’estate.
Quattro punti cardine della città si coloreranno di elementi scenografici di uno degli allestimenti più celebri della storia del Festival:
Aida nell’Egitto dorato e immaginifico secondo Franco Zeffirelli. All’esterno di
Porta Nuova, nel piazzale della Stazione ferroviaria, alla base di Torre Pentagona e, per la prima volta, all’Aeroporto Catullo le installazioni saranno accompagnate dall’
hashtag #inarena per la diffusione social di scatti e selfie. Protagonista l’illuminazione che renderà l’esperienza fruibile e ancor più spettacolare in orario serale. Tutte queste iniziative si sono rese possibili grazie al sostegno del Comune di Verona che ha destinato al progetto parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno, anche per volontà degli stessi albergatori e delle categorie turistiche.
Cantiere Arena
Inoltre, a completare il progetto è l’allestimento del Cantiere Arena e delle isole sceniche presenti in piazza Bra, dove le varie scenografie vanno a formare un percorso armonioso ed evocativo, con informazioni sugli allestimenti areniani, lessico e aneddoti del mondo dell’opera.