Si è tenuto ieri il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica: un momento di dialogo tra Amministrazione e Prefettura per fare il punto sulla sicurezza a Verona.
Si torna a parlare di sicurezza a Verona, dopo i dibattiti sollevati nelle scorso settimane, in particolar modo dall'opposizione. Si è tenuto ieri, 1 febbraio, infatti, il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica convocato su richiesta dell'Amministrazione per fare il punto sulla situazione e in merito al modello di gestione. “Quello che è emerso forte e chiaro (...) è un assoluto allineamento tra Amministrazione, Forze dell’Ordine e Prefettura, non solo nel presidio del territorio, ma a monte di quello che è l’approccio alla sicurezza e alla sicurezza urbana in particolare", ha spiegato l'assessora alla sicurezza, Stefania Zivelonghi. Le azioni messe in campo e già operative sono sei, anche attraverso la partecipazione della cittadinanza e il supporto della Polizia locale, e continueranno ad essere implementate. Durante l'incontro è stata inoltre condivisa la comune sensazione che Verona necessiti di ulteriori presidi territoriali. Una sede della Direzione distrettuale antimafia, la presenza sul territorio di una Corte d’Appello e con essa del tribunale dei minori sono esigenze riscontrate di tutte le istituzioni presenti e la richiesta a livello nazionale sarà oggetto di ulteriori interlocuzioni di cui l’Amministrazione si farà carico. Si tratterà di riprendere il filo riguardo ad un tema già condiviso con il parlamentari e le parlamentari veronesi e con i quali si lavorerà in questa direzione. "Il concetto che ha espresso il Prefetto è stato chiarissimo, la sicurezza è un bene comune, frutto dell'impegno di un intero sistema e in questa direzione stiamo lavorando e continueremo ad operare in assoluto allineamento - la sottolineatura di Zivelonghi -. Ecco perché la questione che è emersa non è la militarizzazione del territorio. Condivido inoltre l’affermazione del Prefetto secondo cui non si può pensare di mettere una divisa per ogni cittadino ma deve essere l'intero sistema che reagisce e l'intero sistema che crea sicurezza urbana”.
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