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13.05.2024 - 14:08
Questa la considerazione di esordio dell’intervento di Giovanni Costantino nella sessione tematica (ST9) sulle Emergenze e prospettive nel settore sociosanitario del XXV Convegno nazionale di pastorale della salute, organizzato in questi giorni a Verona dal corrispondente Ufficio della Cei diretto da Don Massimo Angelelli. Il Capodelegazione Aris ha sottolineato come «anche nel comparto pubblico i livelli retributivi siano cresciuti troppo poco, in misura inferiore all’inflazione». Se si guarda alle strutture private, inoltre, il dato è ancora più evidente, soprattutto nell’area della territorialità, anche se «l’attuale situazione – prosegue Costantino - non può addebitarsi alle singole strutture, le cui condizioni economiche, a causa del mancato adeguamento di rette e tariffe, non hanno sinora consentito di incrementare le retribuzioni». Per cambiare un simile quadro, secondo il giuslavorista, è necessario «uniformare quanto più possibile i ccnl del settore privato, che dovranno tendere a quelli pubblici, così da evitare disparità di trattamento e da consentire peraltro alle strutture una maggiore forza di contrattazione con il SSN». Non si può, inoltre, eludere il problema della sostenibilità. «A tal fine - ribadisce - è necessario chiedere al SSN di fornire al settore privato le risorse necessarie per i rinnovi contrattuali, adottando metodi che premino le strutture più virtuose e, quindi, differenzino la copertura in funzione alla qualità e quantità di tali servizi».Edizione
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