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Violenza sulle donne. Il Consiglio comunale di Verona si ferma a riflettere sull'importanza di non tacere più

Tra memoria, impegno civile e nuove delibere, il Consiglio comunale di Verona si confronta con le ferite aperte della città. Proiettato il video Don't Make Up simbolo della lotta alla violenza contro le donne

Violenza sulle donne. Il Consiglio comunale di Verona si ferma a riflettere: arte e politica insieme per non tacere più

Un frame del video di Filippo Tommasoli "Don't Make Up" proiettato in consiglio comunale per ricordare la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.

Un'aula immersa nelle immagini crude del video Don't Make Up ha dato il via alla seduta del Consiglio comunale di Verona, che ha scelto di ricordare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne attraverso un momento di forte impatto emotivo. La vicesindaca Barbara Bissoli ha richiamato l'impegno del Comune e il valore educativo delle iniziative rivolte alle scuole, annunciando la conclusione del cartellone del 25 novembre con l'installazione Dell'Innocenza di Dima Contemporary Art. La proiezione del video di Filippo Tommasoli, in cui tre ragazze rivelano le ferite della violenza togliendo simbolicamente il trucco in un tempo rovesciato, ha ribadito il messaggio di non nascondere più ciò che resta spesso invisibile.

Un impegno che passa anche dalla responsabilità politica

L'intervento della consigliera Beatrice Verzè ha invitato a superare giustificazioni come il "raptus" o la fatalità e a rifiutare narrazioni che deresponsabilizzano la violenza maschile sulle donne. Ha criticato le dichiarazioni che negano la correlazione tra educazione e prevenzione, ricordando la voce delle donne seguite dal centro Petra e sottolineando come questa debba restare una priorità politica costante.

Accordi e delibere: investimenti sul futuro della città

Il Consiglio ha approvato all'unanimità l'accordo cinquantennale con l'Università di Verona per il complesso sportivo Gavagnin-Nocini, che prevede un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro. Il progetto comprende il rifacimento della pista di atletica, la riqualificazione delle aree esterne e la trasformazione del bocciodromo in una palestra multifunzionale con caffetteria. La gestione sarà monitorata da un comitato congiunto tra Comune e Università, a garanzia della qualità e dell'efficacia degli interventi.

Donazione di organi: più consapevolezza, meno paure

Approvata all'unanimità anche la mozione del consigliere Giacomo Piva per una campagna informativa sulla donazione di organi. I dati mostrano che quasi il 40% dei cittadini risponde "no" al momento del rinnovo della carta d'identità, spesso per scarsa informazione e incertezze non chiarite allo sportello. Una scelta affrettata, inoltre, non è facilmente modificabile: per questo la campagna punta a rendere la decisione davvero consapevole, superando paure e disinformazione.

Domande di attualità: scuola, rifiuti e servizi

Nello spazio dedicato alle questioni urgenti, l'assessore Michele Bertucco ha affrontato il tema del turnover nelle scuole dell'infanzia e nei nidi, segnalando la necessità di verificare nuove stabilizzazioni nonostante i limiti normativi imposti agli enti locali. L'assessore Tommaso Ferrari ha invece annunciato l'introduzione di credenziali temporanee per i cittadini che riscontrano difficoltà nell'utilizzo dei cassonetti a tessera, in attesa di regolarizzare le situazioni specifiche.

Comunicazioni: identità visiva, servizi mancanti, presìdi sociali

Durante le comunicazioni dei consiglieri si è discusso del possibile cambio di immagine coordinata di Agsm, dell'assenza in città di una sala funeraria pubblica e del ruolo sociale della Rainbow House come spazio di ascolto e supporto per la cittadinanza.

Il ricordo di Nicola Tommasoli

La seduta si è conclusa con il ricordo di Nicola Tommasoli, evocato dalla consigliera Chiara Stella. Tommasoli fu brutalmente aggredito la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2008 a Porta Leoni, nel centro di Verona, da un gruppo di giovani coetanei: alcuni erano membri attivi di organizzazioni neofasciste vicine a Forza Nuova e al Veneto Fronte Skinheads, e frequentavano la tifoseria dell'Hellas Verona. L'aggressione, scattata per il rifiuto di offrire una sigaretta, si concluse tragicamente con la morte di Nicola dopo alcuni giorni di coma. Il suo nome resta, per Verona, un monito a non abbassare mai la guardia contro ogni forma di odio ideologico e violenza gratuita.

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