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10.08.2021 - 16:29
Carmelo Cassalia, FLC Cgil Vicenza
"L'obbligo, a nostro parere, è una strumentalizzazione politica e un'inaccettabile forzatura. Rischia di diventare il terreno di scontro ideologico dei vari schieramenti politici". Lo afferma il segretario generale di FLC Cgil di Vicenza e provincia (ovvero la Cgil Scuola) Carmelo Cassalia.
"La politica si dovrà assumere la responsabilità di tutto ciò che accade e che accadrà nei confronti dei cittadini-elettori - continua -. L'obbligatorietà, come principio o ragion di Stato, potrebbe arrecare più danni che benefici".
"Bisogna pensare a tutto ciò che serve oltre alla vaccinazione e non solo alla vaccinazione come rimedio al problema - sottolinea Cassalia -. La scelta di vaccinarsi dovrebbe essere una scelta individuale e responsabile, mai un obbligo".
E il Segretario generale fa l'elenco di quello che servirebbe per far funzionare bene il mondo della scuola: "Noi riteniamo che per far ripartire la scuola in sicurezza servono trasporti, edifici, spazi, meno alunni per classe, aumento degli organici, maggiore tempestività nelle comunicazioni, risorse economiche/finanziarie e personale sanitario preparato a gestire in maniera efficace la quotidianità".
"Usare l'obbligo vaccinale per eludere il blocco dei licenziamenti - denuncia Cassalia - è una triste decisione, è il limite della ragione e della Politica. Sarà una ferita insanabile che aprirà un forte contrasto con le parti sociali. Spero prevalga il buon senso".
E conclude: "Una decisione drastica potrebbe generare disordini nel paese e di questo non ne abbiamo bisogno perché a pagarne le spese sarebbero sempre i più deboli".
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