Sabato 25 settembre alle ore 17 in piazza Matteotti Le Donne Vicentine per la Cura propongono la ripartenza post covid con un nuovo modello di sviluppo ma anche per un nuovo modello di relazioni tra persone e tra donne e uomini meno patriarcale, più paritario, più giusto
"Il Covid ha disvelato l'arretratezza culturale del nostro Paese, l'acuirsi delle disuguaglianze di genere, di generazioni, di territorio. Per questo le donne hanno deciso di riprendere urgentemente la parola. Una parola pubblica. Per protestare e per proporre". Lo affermano "Donne vicentine per la Cura" che con Cgil Cisl e Uil di Vicenza oggi hanno presentato un manifesto e un sit-in che si svolgerà in piazza Matteotti sabato pomeriggio 25 settembre alle 17 in concomitanza con l'Assemblea della Magnolia di Roma che scende in piazza sempre con i sindacati.
Il gruppo Donne vicentine per la Cura riunisce tante sigle diverse, a partire dai coordinamenti donne dei sindacati Cgil Cisl e Uil e comprendendo anche tante altre realtà beriche.
"Sentiamo tutte forte l'esigenza di prendere parola e di chiedere cambiamenti urgenti e indifferibili - hanno detto oggi Nora Rodriguez e Marina Bergamin alla presentazione a Porto Burci -: la Cura di cui parliamo riguarda il pianete, i beni comuni, il clima, le relazioni, i servizi, il lavoro delle donne, ma a favore di tutte e di tutti".
"Facciamo sì che il Covid, almeno - hanno proseguito -, sia stato un'opportunità di ripensamento e ripartenze, non solo per un nuovo modello di sviluppo ma anche per un nuovo modello di relazioni tra persone e tra donne e uomini meno patriarcale, più paritario, più giusto".Ed hanno concluso: "Sabato in piazza Matteotti partecipiamo in tante e tanti".
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Edizione Digitale
