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Vicenza, intervento di alto profilo della presidente di Confindustria, Dalla Vecchia: "Spazio ai giovani"

"Un patto tra imprenditori, sindacati e società civile per disegnare il futuro di Vicenza"

Laura Dalla Vecchia mentre pronuncia il suo discorso dalla tribuna dell'asseblea di Confindustria riunita alla Margraf
Laura Dalla VecchiaUn patto da stringere fra imprenditori, sindacati, società civile per disegnare il futuro di Vicenza e del Veneto da qui a dieci anni. Si basa su tre punti: scuola, università e infrastrutture sostenibili. Tre fattori di sviluppo sui quali investire che dovranno essere funzionali a dare spazio e possibilità ai giovani, perché devono essere loro i protagonisti della vita nella comunità e della vita aziendale. È la proposta lanciata dalla presidente di Confindustria, Laura Dalla Vecchia, all’assemblea dell’associazione che s’è svolta nella sede della Margraf a Gambellara. L’intervento, di alto spessore e di altrettanta fascinazione, è stato sicuramente inusuale in un’assemblea di imprenditori, perché non ha guardato alle questioni di bottega, cioé non s’è limitato agli aspetti di un pur legittimo sindacalismo imprenditoriale, ma ha disegnato gli scenari di un futuro prossimo e ha indicato le strade per raggiungere questi obiettivi. Lei ha centrato il suo discorso e tutta l'assemblea sul tema dei giovani.

Il richiamo a essere protagonisti e costruttori del futuro con la citazione di una frase di Danilo Longhi

Danilo Longhi Danilo Longhi presidente per vent'anni, dal 1983 al 2002 della Camera di commercio di Vicenza
Sembrava che Dalla Vecchia avesse ascoltato il suggerimento di Lino Dainese, che invita sempre a guardare il comportamento di artisti e giovani, perché anticipano il futuro. Di sicuro, il tema scelto – quello dei giovani ai quali dare spazio – è nevralgico per una società vicentina che, ha sottolineato, da un lato ha visto in cinque anni la fuga da Vicenza di 22mila under 40 e dall’altro l’aumento degli over 64 di 9mila unità. “Se non crediamo nei giovani sbagliamo – ha spiegato in sostanza la presidente – perché saranno coloro che adesso hanno 15 o 20 anni i protagonisti della vita delle nostre aziende nel giro di dieci anni”. Se non ha studiato Dainese, Dalla Vecchia però ha studiato il pensiero di Danilo Longhi, indimenticato presidente dalla Camera di commercio per vent'anni e punto di equilibrio fra politica ed economia nel Vicentino negli anni Ottanta e Novanta. È proprio con una sua frase che ha iniziato il suo intervento. La presidente ha ricordato l’aforisma celebre di Longhi: “La differenza tra il deserto e il giardino non è l’acqua, bensì l’uomo”. Il suo è stato un richiamo, perfettamente compreso, a diventare (o ritornare) responsabili e protagonisti nella costruzione del futuro, senza attese messianiche o cedimenti alle mode politiche, comprese quelle di chi ammicca ai no vax o fa spallucce ai problemi posti dalle giovani generazioni.

La lezione di Officina Stellare: anche le aziende vicentine sono "meravigliose"

Giovanni Dal Lago, ceo di Officina Stellare
Essere protagonisti, questo il suo pensiero, significa prima di tutto riuscire a comunicare con i millenials e ancora più con la generazione Z, cioè quella di chi è nato dopo il 1995, per spiegare loro le meraviglie – le ha chiamate così – che si realizzano nelle aziende vicentine. Il primo passo per diventare attrattivi è questo: sintonizzarsi sulle attese dei giovani e spiegare quello che le imprese vicentine sono già adesso, qui e ora. I giovani avranno sicuramente delle sorprese. Potranno scoprire, per esempio, che a Sarcedo esiste una Officina stellare, di nome e di fatto, che porta il suo nome e i suoi prodotti letteralmente nello spazio.

Una battuta di Renzo Rosso sulla vita a Milano e la necessità di lavarsi i capelli ha suscitato sorrisi e applausi

Renzo Rosso: una sua frase sincera e ruspante sui capelli da lavare ha divertito l'assemblea di Confindustria
Il discorso della presidente Dalla Vecchia è stato giudicato profondo e ha raccolto molti consensi fra i colleghi nel dopo assemblea, riuniti a cena in mezzi ai marmi pregiati di Silvio Xompero con i piatti di livello preparati per 900 persone da Dimitri Mattiello, che ha confermato le sue peraltro già note capacità. Tra gli interventi all’assemblea, da sottolineare quello di Renzo Rosso e quello, già citato, di Giovanni Dal Lago, ceo di Officina Stellare. Ha suscitato applausi e sorrisi l’uscita molto ruspante (ma vera) di Rosso quando ha spiegato: “A Breganze si vive meglio che a Milano: se vivessi a Milano dovrei lavarmi i capelli tutti i giorni, a Breganze posso farlo ogni quattro”. Alla battuta ha risposto il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha esordito nel suo intervento conclusivo dell’assemblea così: “Vengo da Milano e anche stamattina mi sono lavato i capelli”.
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