Il faro spento davanti alle mura di viale Mazzini, che restano al buio
Rolando e Spiller: "La situazione è perfino peggiore di un anno fa"
Il faro spento davanti alle mura di viale Mazzini, che restano al buio
Le mura di vile Mazzini a Vicenza sono sempre più al buio: solo 6 fari funzionanti su 22. Lo denunciano i consiglieri comunali d’opposizione Giovanni Rolando e Cristiano Spiller in un’interrogazione alla giunta. “Tre fari su quattro sono fuori uso, spenti. Quando verrà ripristinata l’illuminazione delle mura? Naturalmente utilizzando lampade a led”. “Sono trascorsi dodici mesi dal precedente atto di natura ispettiva con il quale si sollecitava l’Amministrazione a porre rimedio ai fari rotti per l’illuminazione delle mura storiche di viale Mazzini – sottolineano i due consiglieri comunali - Se nel 2020 la metà dei 22 fari che da terra devono illuminare le mura storiche di viale Mazzini, nel tratto da via Bonollo al torrione Santa Croce, risultavano rotti con la protezione che li circonda sfasciata; oggi, da segnalazioni continue di cittadini e da sopralluogo dei sottoscritti si rileva che sono aumentate le lampade spente: 16 su 22 non sono funzionanti”. Per questo i due consiglieri chiedono all’amministrazione comunale “se abbia intenzione o meno di intervenire nei confronti del nuovo gestore della pubblica illuminazione della città, nato da spin off della società Gemmo, perché sia ripristinata la complessiva illuminazione delle mura con tutti e 22 i fari funzionanti con lampade di tipo led”.
"Arriverà un momento in cui saranno funzionanti tutti e 22 i fari?"
Cristiano Spiller, consigliere del Pd in Comune
Inoltre vogliono sapere “in quali tempi la città potrà vedere ripristinata totalmente l’illuminazione delle mura storiche di viale Mazzini, ovvero con tutti e 22 i fari funzionanti”. Infine chiedono se “sia stata attivata iniziativa per un finanziamento tramite Art Bonus che potrebbe riguardare anche gli spazi verdi esterni alle mura (area lungo viale Mazzini) prospicienti il teatro comunale con un intervento di recupero del complesso della Rocchetta sottoposto a grave incuria”.
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