Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Vicenza, i primi enti pubblici e aziende private sostengono la candidatura a capitale della cultura

Marostica Partita a scacchi Marostica

Il sindaco Rucco: "E' tutto il territorio che deve essere rappresentato da Vicenza"

Il logo di Vicenza candidata a capitale della cultura 2024
Vicenza candidata a capitale italiana della cultura 2024 fa un passo in avanti. Il Comune vuole coinvolgere gli altri enti e le aziende private. Per questo la giunta ha approvato due schemi di protocollo, uno destinato all'ente pubblico l'altro ai privati, nel quale formalizzare la disponibilità a sostenere la candidatura. Comuni e aziende dovranno restituire in pochi giorni la documentazione perché il 18 ottobre si conclude questa prima fase e la domanda di candidatura dovrà essere spedita a Roma.
Ai Comuni attraverso il protocollo si chiede di partecipare al comitato promotore della candidatura figurando nel dossier con la qualifica “Promotore della candidatura del territorio”.
Alle aziende si chiede di partecipare al progetto con la qualifica di imprese animatrici della “Fabbrica dell’Ingegno” diffusa su tutto il territorio della provincia di Vicenza, con l’obiettivo di rafforzare, in collaborazione con i produttori culturali e il gruppo di lavoro istituito dal Comune di Vicenza per la redazione del dossier di candidatura, l’esperienza di visita in chiave creativa.
Ad entrambi l’amministrazione chiede di autorizzare l’uso dello stemma del Comune o del logo dell’azienda per l’inserimento nel dossier di candidatura, di promuovere e divulgare l’immagine e i simboli della candidatura, di contribuire alla programmazione culturale prevista nel dossier di candidatura per l’anno 2024 con proprie proposte di progetti, eventi e attività culturali da realizzare all’interno della propria azienda, qualora la Città di Vicenza diventi “Capitale italiana della cultura 2024”.

Tra i Comuni ha già risposto di sì quello di Marostica, assieme all'azienda Vimar

Inoltre ai Comuni si chiede di realizzare all’interno del proprio territorio, qualora la Città di Vicenza diventi “Capitale italiana della cultura 2024”, almeno un’iniziativa, evento o attività culturale coordinata con la programmazione prevista nel dossier di candidatura per l’anno 2024, che potrà essere finanziata, in tutto o in parte, attraverso i fondi ministeriali derivanti dall’eventuale assegnazione del titolo.

Fra le aziende disponibilità sono arrivate dalla Margraf di Xompero e dalla dolciaria Loison

Le prime significative risposte, come s'è appreso in municipio, sono già ufficiosamente arrivate a Vicenza: il Comune di Marostica ha dato la propria disponibilità, come l'azienda Vimar; se Vicena dovesse vincere la concorrenza agguerrita delle altre candidate italiane, è facile che la Partita a scacchi diventerà un'attrazione di quell'anno; anche la Fondazione Bisazza di Montecchio Maggiore s'è detta pronta a sostenere questo obiettivo di Vicenza, così come due altre aziende, la Margraf di Silvio Xompero (con sede a Chiampo ma un'ampia area logistica a Gambellara) e la Dolciaria Loison di Dario e Sonia Loison a Costabissara.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione