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Fallimento Gas Jeans - Possamai: "Grave che DeA Capital sia stata contraria al concordato, ma non è detta l'ultima parola"

gas jean a chiuppano

Uno scorcio della Grotto Spa Gas Jeans a Chiuppano (Vicenza)

Il maggior creditore del'azienda Grotto Spa (Gas Jeans) non ha votato il concordato entro la data stabilita e l'azienda va verso il fallimento e il licenziamento di 200 lavoratori. Possamai (PD): "Le condizioni per salvare l'azienda e i posti di lavoro c’erano tutte. Ma non ci rassegniamo”

gas jeans a Chiuppano Uno scorcio della Grotto Spa Gas Jeans a Chiuppano (Vicenza)
“La decisione di DeA Capital di bocciare il concordato per salvare l’azienda Grotto-Gas è grave e al tempo stesso incomprensibile. C’era un piano preciso che avrebbe permesso di salvare attività produttiva e posti di lavoro, così come c’era l’appoggio delle istituzioni. Si fatica davvero a capire le motivazioni di una scelta del genere: è in ballo il futuro di 200 dipendenti e di un marchio che in poco meno di 40 anni ha fatto la storia dell’abbigliamento casual”. Questo il commento di Giacomo Possamai, capogruppo del PD Veneto, in merito alla decisone del fondo Corporate credit recovery II, che fa capo a DeA Capital e maggior creditore dell’azienda di Chiuppano, di non votare il piano concordatario. “Nessuno credo si attendesse un esito del genere, il Tribunale e il commissario giudiziale erano d’accordo nel giudicare ‘preferibile’ questa soluzione rispetto al fallimento e anche il secondo creditore era favorevole. A ciò si aggiunge la disponibilità del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) ad aprire un tavolo. Dopotutto stiamo parlando di un’impresa che oggi è in utile e grazie al concordato avrebbe potuto pagare saldare i debiti e restare sul mercato. Non sembra esserci una logica dietro al rifiuto di DeA Capital, ma non ci rassegniamo: c’è tempo fino a novembre per scongiurare il fallimento, deve essere individuata una soluzione per salvaguardare un marchio importante e soprattutto i posti di lavoro”.
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