Carraro: "Non siamo più soltanto un 'polo' di altri soggetti, ma protagonisti in prima persona"
Il logo dell'università a Vicenza
L’università a Vicenza (e non si finisce mai di ribadire che si tratta di un complemento di stato in luogo, l’università è "a" Vicenza e non “di” Vicenza) adesso ha anche un logo. Che è molto di più di un simbolo grafico, perché indica un salto di qualità: Vicenza da “polo” universitario diventa “città universitaria”. Si sposta l’accento dai luoghi al cuore, dalla topografia all’anima. C’è una sottolineatura marcata del coinvolgimento nell'avventura universitaria dell’intera città, che vuol dire istituzioni e corpi sociali, perché i corsi, le sedi, gli studenti, i docenti che popolano San Nicola e Viale Margherita che essere innervati nel territorio, a cominciare dal capoluogo. A questo significato il presidente della Fondazione studi universitari, Mario Roberto Carraro, tiene molto e ha ragione: “Il nuovo logo – spiega – non rappresenta un soggetto giuridico, ma un’idea e un obiettivo attorno al quale creare sempre maggiore condivisione”.
Nel logo si riconosce il profilo della sede universitaria a Vicenza e anche di due fiumi della città
Mario Roberto Carraro, presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza
Nel logo, elaborato dallo studio grafico Proteina, si riconosce facilmente il profilo, nero su fondo ocra (chissà perché non è stato scelto il bianco e rosso, colori di Vicenza) della sede di viale Margherita disegnata da Adolfo Natalini di cui il raddoppio è stato inaugurato quindici giorni fa. In basso due fasce curve simboleggiano i due fiumi vicino al quale l’università s’è sviluppata, il Bacchiglione e il Retrone. D'ora in poi il logo identificherà tutte le attività cui partecipa l'università, ossia la fondazione. “La presenza universitaria a Vicenza – sottolinea Carraro – ha già raggiunto numeri di assoluto rilievo: gli iscritti ai corsi universitari ospitati a Vicenza con il supporto organizzativo della fondazione sono infatti oltre 5.000; di questi, solo il 9% risiede nel Comune capoluogo e ben il 52% è proveniente da fuori provincia, con una stima di circa 600 fuorisede con un alloggio in affitto in città".
A Vicenza ci sono 5000 studenti e la ricaduta sul territorio è di 15,6 milioni di euro
"Il tutto con una ricaduta economica stimata in 15,6 milioni di euro (dato ottenuto dalla media dei valori evidenziati dagli studi svolti su città del nord Italia), destinato ad aumentare ulteriormente già dal 2022 con l’attivazione del nuovo corso di laurea in Design a cura dell’università Iuav di Venezia, che si aggiungerà così alla presenza già consolidata dell’università di Padova, con il polo di ingegneria e il polo di sicurezza alimentare, e dell’università di Verona con il polo di economia”.
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