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Vicenza, la Provincia si prepara alla elezioni fissate per il prossimo 18 dicembre

Alle elezioni della Provincia di Vicenza saranno rinnovati i consiglieri ma non il presidente

La sede della Provincia di Vicenza, in contrà Gazzolle
Vicenza torna alle urne il prossimo 18 dicembre per eleggere il nuovo consiglio provinciale. Sono chiamati a votare circa 1530 vicentini, ossia tutti i sindaci e i consiglieri comunali dei 114 Comuni che compongono la Provincia di Vicenza. A loro il compito di eleggere i 16 consiglieri provinciali che per i prossimi due anni siederanno sugli scranni di palazzo Nievo. Il nome tecnico è elezione di secondo livello, che significa che non votano tutti i cittadini, ma solamente i loro rappresentanti nelle amministrazioni comunali. È stata voluta dalla legge Delrio del 2014, che ha radicalmente trasformato le Province, lasciando però loro funzioni fondamentali quali l’ambiente, le strade, le scuole superiori. La stessa riforma ha stabilito che il consiglio provinciale rimanga in carica 2 anni, mentre il presidente 4 anni. L’attuale consiglio provinciale avrebbe dovuto essere rinnovato già lo scorso febbraio, ma la normativa anti-covid lo ha prorogato fino a fine 2021. Per la precisione fino a sabato 18 dicembre, quando ci sarà l’election day delle Province e in tutta Italia si voterà per il rinnovo di 75 Consigli provinciali e 31 presidenti di Provincia. “La riforma Delrio ha avuto l’unico pregio di accendere un riflettore sull’importanza delle Province – commenta il presidente Francesco Rucco – La Provincia è il raccordo tra i Comuni e i livelli superiori di governo, è la dimensione territoriale ottimale per pianificare lo sviluppo del territorio, è sostegno ai Comuni nella gestione amministrativa degli enti, fornendo loro strumenti e professionalità che non hanno”.
Francesco Rucco, qui in un'immagine d'archivio, è il presidente della Provincia
“Si tratta di ruoli che la Provincia di Vicenza ha saputo bene interpretare in questi anni, rappresentando per i sindaci un punto di riferimento non solo per risolvere problematiche di area vasta, riguardanti in particolare le infrastrutture, ma anche per sveltire la realizzazione delle opere, grazie alla Stazione Unica Appaltante della Provincia che abbatte i tempi delle gare d’appalto. In termini pratici questo significa più opere sul territorio e servizi di qualità per i cittadini, dalle scuole al trasporto, dalla viabilità alla cura del verde alle biblioteche.” All’assistenza ai Comuni si aggiungono le competenze proprie. La Provincia di Vicenza gestisce 46 istituti di istruzione superiore suddivisi in 130 edifici, 1.270 km di strade e 460 ponti. Il piano triennale 2021-2023 delle opere della Provincia di Vicenza vale 47 milioni di euro. Alle opere viarie sono destinati oltre 25 milioni di euro, 10 dei quali per interventi sui ponti. A questi fondi si aggiungono 6 milioni di euro di contributi ai Comuni per cofinanziare interventi sulla viabilità. Oltre 21,5 milioni di euro vanno alle scuole, per la ristrutturazione degli edifici, il miglioramento sismico e l’adeguamento antincendio. “Sono solo alcune delle voci del bilancio provinciale – spiega Rucco – ma danno il senso dell’importanza di questo ente, spesso sottovalutato o poco conosciuto. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) chiama le Province ad un impegno ancor più gravoso, per portare nel Vicentino il maggior numero di finanziamenti. Un’opportunità che non possiamo e non vogliamo perdere, ma dobbiamo essere pronti a gestire i bandi, i progetti, i cantieri. Per fortuna la Provincia di Vicenza è sana e ha una struttura solida, grazie al personale e agli amministratori che negli anni si sono succeduti alla guida. Ma serve potenziare questi enti partendo da un nuovo sistema elettorale, uniformando la durata della carica di consiglieri e presidente in modo da creare una squadra forte che sappia guidare al meglio l’ente.”
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