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Vicenza, un libro per i cento anni della Maltauro: è il simbolo della "civiltà del costruire"

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La copertina del libro che celebra i cento anni della Maltauro

La Maltauro ha ricostruito la Basilica e il duomo nel dopoguerra a Vicenza

La copertina del libro che celebra i cento anni della Maltauro
Non è un libro agiografico, un elogio aziendale che serve a inorgoglire il Cda e a blandire i clienti, ma un libro che racconta una storia, quella di un'azienda che è partita dalle montagne del Vicentino ed è arrivata ad avere un raggio internazionale, intrecciandola la storia imprenditoriale con la Storia, quella con la "S" maiuscola, di questo secolo. Il volume è dedicato alla Icm - Maltauro e celebra il suo centenario, che cade appunto quest'anno, con un sottotitolo eloquente: "La civiltà del costruire". Che, volendo, potrebbe essere letto anche al contrario: "Costruire una civiltà". E l'azienda ne avrebbe motivo, visto che da Andrea Palladio a Renzo Piano, la storia dell'azienda incontra architetti di valore planetario. Ma, come ha spiegato Gianfranco Simonetto, presidente da 25 anni della Maltauro, l'edilizia ha un valore aggiunto che va molto al di là dei mattoni e della malta e scava nell'animo delle comunità, innervandosi proprio nella costruzione della civiltà. Quindi è giusto parlare di "civiltà del costruire" come contributo dell'azienda a città e Paesi in cui ha lavorato. Autore del libro, edito da Marsilio arte, è Paolo Madron, giornalista vicentino di origini ma di autorevolezza nazionale: esperto di economia, è passato dalla carta stampata (Milano finanza, Panorama...) a fondare una testata on-line che ha acquisito rilevanza italiana: attualmente Madron è direttore di Tag 43 che ha raccolto, appunto, l'eredità di Lettera 43.

Oggi la Maltauro ha 363 milioni di fatturato e ha chiuso il bilancio 2020 come uno dei migliori di sempre

Gianfranco Simonetto, presidente della Icm - Maltauro
Oggi il gruppo Maltauro ha 363 milioni di fatturato, 650 dipendenti e cantieri in 17 Paesi. Ma la storia comincia appunto cento anni fa. Recoaro è un paese celebre per le terme e le grandi frequentazioni di vip: nel 1921 il muratore Giuseppe Maltauro si mette in proprio e si fa liquidare dalla cooperativa di cui faceva parte in beni e non in soldi. Apre così l'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro. Sarà lui, nel secondo dopoguerra a legare il nome dell'impresa alla ricostruzione di grandi opere di Vicenza distrutte dai bombardamenti: la Basilica, il duomo, ponte degli Angeli e ponte della Piarda. Nel 1955 il figlio Adone, che ormai aveva preso in mano l'azienda, ottiene l'incarico dal governo americano di costruire la caserma Ederle e il villaggio americano. "Mio figlio è matto", commenta il padre Giuseppe. No, non era matto bensì un visionario: così lo definisce oggi Paolo Madron. E ha ragione: Adone Maltauro aveva grandi frequentazioni, andava perfino a pesca con Enrico Mattei e negli anni Settanta lancia l'azienda sulla scena internazionale, con lo sbarco in Libia. Erano gli anni in cui il colonnello Gheddafi era entrato nel CdA della Fiat, di cui aveva acquistato il dieci per cento.

Il ruolo di Adone Maltauro, imprenditore visionario e uomo affascinante: ma anche allevatore di canarini

Adone Maltauro (1919 - 1996) imprenditore visionario dalla personalità affascinante
Negli anni Ottanta, Adone Maltauro farà ancora di più e lancerà l'azienda nel mondo della grande finanza: acquista l'1% di Montedison, mentre mette a segno appalti importanti: la Fiera a Milano e il Lingotto a Torino con Renzo Piano. Adone era un uomo davvero curioso. Aveva due diversi biglietti da visita con i quali si presentava a seconda delle persone: su uno era scritto "Adone Maltauro cavaliere del lavoro" e su un altro, destinato agli amici "Adone Maltauro allevatore di canarini". Maltauro era anche un generoso: per molti anni ha ospitato nel suo palazzo di contrà Gazzolle la sede della casa editrice Neri Pozza. Raccontare i moltissimi cantieri della Maltauro di questi ultimi 25 anni, significa passare dall'alta velocità Milano-Verona alla metropolitana di Napoli; dal museo M9 di Mestre (riprodotto sulla copertina del libro) all'ampliamento del Cern di Ginevra, anche qui su progetto di Renzo Piano, con un'area visitatori e un auditorium che sarà dedicato a Sergio Marchionne e finanziaro da Fca. Mentre in azienda è entrata la quarta generazione, con Giovanni Dolcetta e Francesco Simonetto nominati vicepresidenti, l'azienda è impegnata in un cantiere proiettato nel futuro: a Konza, vicino Nairobi in Kenia, sta realizzato la smart city, una città dedicata all'intelligenza e alla ricerca. Intanto la Storia s'è divertita a giocare con i destini: alla Maltauro, quella stessa di 66 anni fa, il governo Usa ha affidato l'appalto di costruire l'high school del Villaggio della Pace per la comunità americana. Era stata l'azienda vicentina a costruire le abitazioni per i militari americani e le loro famiglie negli anni Cinquanta.

Antonio Di Lorenzo

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