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Vicenza, via libera all'incarico per trasformare il palazzo a San Biagio in sede universitaria

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Il palazzo a San Biagio, ex sede degli uffici tributi comunali, che diverrà la sede de corso di laurea in design del prodotto

Vicenza, l'immobile a San Biagio dovrà essere pronto per l'università a settembre

Il palazzo a San Biagio, ex sede degli uffici tributi comunali, che diverrà la sede del corso di laurea in design del prodotto
Via libera dell’amministrazione comunale all’incarico per la redazione del progetto definitivo di manutenzione straordinaria e riqualificazione del palazzo ex Aci di San Biagio. Lo annuncia una nota del municipio. Come si ricorderà, l'immobile comunale, ex sede degli uffici tributi, sarà la futura sede del corso di design del prodotto dello Iuav di Venezia che si terrà a Vicenza. Il progetto sarà redatto, per un importo complessivo di 29 mila euro, dallo Studio Boccuni di Verona, lo stesso che si è occupato di predisporre nei mesi scorsi il progetto di fattibilità tecnico-amministrativa. Procede quindi a ritmi serrati l’iter per consegnare allo Iuav lo stabile ristrutturato entro il secondo semestre del prossimo anno accademico, quando inizieranno i corsi. L’operazione è seguita su mandato del sindaco dagli uffici degli assessori al patrimonio Roberta Albiero, ai lavori pubblici Matteo Celebron e all’istruzione Cristina Tolio.

L'immobile a San Biagio diverrà sede dei corsi dell'università Iuav a Vicenza

Il palazzo ex Aci sarà recuperato grazie a un investimento complessivo di 1 milione e 600 mila euro. I primi 275 mila euro sono già stati stanziati dal Comune nel bilancio di previsione 2021, 1 milione di euro è stato inserito nel bilancio di previsione 2022, mentre la Fondazione studi universitari contribuirà a sua volta con oltre 300 mila euro. Il palazzo, di 1.600 metri quadrati distribuiti in quattro piani, richiede interventi di rifacimento della copertura, di adeguamento degli impianti alle norme antincendio, di sostituzione degli infissi e di riqualificazione funzionale che tenga conto della destinazione a sede universitaria . Il vincolo che caratterizza l’edificio, risalente agli anni Venti del secolo scorso e classificato come bene culturale, limita gli interventi sulla facciata alla sola manutenzione finalizzata al risparmio energetico, con la sostituzione dei serramenti. Per quanto riguarda le opere interne, nei quattro livelli dell’edificio saranno ricavate aule per le lezioni, laboratori, officine tecnico strumentali, spazi per i docenti e la segreteria, locali di servizio.
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