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Vicenza, aumentano gli iscritti all'Anpi: Poletto riconfermato alla guida di Vicenza

Andriollo sarà rieletto presidente provinciale di Vicenza dal nuovo direttivo uscito dal congresso

Il poster che accoglieva i delwgati all'Alfa hotel di Vicenza
L'assemblea dell'Anpi: sta parlando Andriollo, in primo piano Poletto
Il congresso provinciale dell’Anpi ha confermato Gigi Poletto responsabile di Vicenza città e ha eletto i 61 componenti del nuovo comitato provinciale, che guiderà la vita dell’associazione nei prossimi 5 anni. Al comitato spetta la designazione del presidente, ma con quasi certezza sarà riconfermato Danilo Andriollo. Sono stati anche eletti i cinque delegati al congresso nazionale che si terrà dal 24 al 26 marzo in Emilia Romagna, forse a Riccione ma non è stato a ncora deciso: Danilo Andriollo, Paola Razzetti, Patrizia Farronato, Luigi Poletto e Francesco Zanni. Al congresso dell’Anpi vicentina hanno partecipato un’ottantina di delegati eletti nel corso delle 23 assemblee congressuali preparatorie, in rappresentanza degli oltre 2.100 iscritti all’associazione (in significativa crescita) di cui circa 500 nel capoluogo. Da pochi mesi è operativa in città anche una sezione giovanile.
Danilo Andriollo e Gigi Poletto, presidente rispettivamente provinciale e cittadino dell'Anpi
Il congresso è stato presieduto da Mario Faggion, già presidente dell’Anpi provinciale. Salvatore Pappalardo, vicepresidente nazionale, ha concluso i lavori. Gli interventi sono stati 17. Al termine della giornata congressuale è stato votato all’unanimità il documento congressuale dell’Anpi nazionale oltre ad alcuni ordini del giorno che impegnano l’associazione sul versante ecologista, sulla lotta alle disuguaglianze, sull’accoglienza dei migranti, sulla difesa dei diritti dei lavoratori. Al centro della discussione la difesa della “moralità” della Resistenza oggetto di una campagna di delegittimazione tendente a riabilitare il fascismo storico e a costruire una narrazione opposta ai valori antifascistu, ma anche l’impegno per la pace e la giustizia globale, la realizzazione di una Europa fondata sui diritti civili e la solidarietà nel solco delle società aperte e accoglienti, il contrasto al neofascismo in tutte le sue forme, la difesa e l’attuazione della Carta Costituzionale nei suoi principi di emancipazione sociale. L’Anpi parla di “memoria attiva” nella contemporaneità: da qui l’impegno per la difesa della sanità pubblica, per il recupero della funzione prevalente di formazione del cittadino da parte della scuola, per la riforma dell’amministrazione della giustizia, per la lotta all’evasione fiscale e a favore del principio di progressività fiscale, per la lotta a nuove e vecchie povertà, per il diritto al lavoro contro le precarietà, per l’accoglienza dei migranti.
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