Un'immagine della manifestazione del Comitato davanti alla prefettura durante il vertice per la bretella dell'Albera
Vicenza, la bretella dell'Albera di questo passo rischia di avere gli... anni contati
Un'immagine della manifestazione del Comitato davanti alla prefettura durante il recente vertice per la bretella dell'Albera
Contemporaneamente alla notizia della missione a Roma di sindaco e vicesindaco dal viceministro, sulla bretella dell’Albera prende posizione anche Giovanni Rolando, come esponente del Comitato che da tre anni monitora lo stato di avanzamento dei lavori tra viale del Sole e Maddalene. Il tono della dichiarazione di Rolando è sconsolato ma fermo: “È utile che si eserciti pressione nei confronti di tutte le istituzioni corresponsabili dello straordinario ritardo nei lavori della Bretella dell'Albera. Ma vanno assunti impegni concreti, con numeri e date e chi fa cosa ed entro quanto tempo. Per recuperare il grave ritardo dei lavori si devono vedere molti più operai all'opera. Cosa che non sta succedendo”. “Da sopralluogo quotidiano come Comitato Albera – aggiunge Rolando – constatiamo che solo pochissime unità lavorative sono presenti ai cantieri: ieri solo 5 operai lungo i 5,3 km del tracciato, al sottopasso Ambrosini. Il giorno 20 gennaio era stato promesso l'inizio dei lavori della Terna per lo spostamento dei 10 tralicci dell'Alta Tensione elettrica, ma non s’è visto nessuno”.
Un rendering che mostra come sarà la bretella dell'Albera, Ma quando?
“Perché - aggiunge Rolando - non si incrementano, come promesso fin da settembre 2020, il numero degli operai? Ci avevano assicurato, in comunicato ufficiale, che sarebbero stati 80. Mai visti all'opera. Di questo passo la Bretella dell'Albera non vedrà la luce prima del 2023”. “Il comitato Albera “No Tir si bretella per la vita” riprende la mobilitazione ai mercati e fra la gente: per la trasparenza ed esercitare l pressione nei confronti delle istituzioni tutte. Abbiamo spedito lettere anche ai neo eletti consiglieri provinciali, al ministro Enrico Giovannini e al presidente Zaia”.
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