Scopri tutti gli eventi
02.02.2022 - 10:34
Caterina Soprana, presidente della commissione cultura a palazzo Trissino, risponde al centrosinistra che ha rivendicato la paternità della proposta su Vicenza capitale della cultura ancora nel 2018, proposta che fu bocciata dalla maggioranza in commissione. "Il clima di entusiasmo collettivo per Vicenza finalista per il titolo di capitale italiana della cultura - dice - sta contagiando tutti e vi è grande apprezzamento anche da parte di alcuni esponenti della minoranza. In particolare il consigliere Dalla Rosa, firmatario della mozione che a fine 2018 lanciò l’idea della candidatura di Vicenza, poi condivisa all’unanimità da tutto il consiglio comunale, ricorda la seduta di Commissione del dicembre 2018 in cui quella mozione venne discussa e (secondo lui) respinta da me e dai colleghi di maggioranza".
"Al consigliere sfugge che ad essere “respinta” non fu l’idea, ma solo la tempistica, troppo stretta per consentire lo sviluppo di un progetto così importante. In quella stessa seduta ci impegnammo infatti a presentare la candidatura entro il 2022, evitando così il pericolo dell’improvvisazione e il rischio di precoci “bruciature” (vedi Verona). Il dossier di Vicenza è arrivato puntualissimo nel 2021 (dopo oltre un anno di lavoro)".
"Oggi, nell’accogliere la splendida notizia dell’ingresso in finale, Vicenza deve certo ringraziare, oltre alla sua straordinaria bellezza, l’idea di Otello dalla Rosa, ma soprattutto deve dire grazie al tempo dedicato a costruire il suo progetto e all’impegno messo in campo dal gruppo di lavoro, insieme alla preziosa rete di collaborazioni tessute (nel tempo!) in città e sul territorio".
"I progetti di grande portata non si improvvisano mai, vanno ponderati con cura e necessitano di tempo per costruire fondamenta solide", conclude Caterina Soprana.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516