Via Aldo Moro vista in direzione di Cà Balbi, nel tratto vicino alla caserma Ederle
Vicenza, la nuova via Moro sarà una strada con una sola corsia da Bertesina alla Postumia
Via Aldo Moro vista in direzione di Cà Balbi, nel tratto vicino alla caserma Ederle
La giunta ha approvato il prolungamento di via Aldo Moro dall’attuale rotatoria in zona Bertesina sino alla Postumia. La tormentata storia di questo completamento, atteso da 36 anni, arriva a uno snodo decisivo: “Abbiamo espresso parere favorevole – ha annunciato il sindaco Francesco Rucco - alla proposta che la stessa società Autostrada Brescia Padova ritiene preferibile dal punto di vista tecnico, trasportistico e ambientale e su cui tutti gli enti interessati, compresa la Soprintendenza, hanno dato il proprio assenso. È un via libera storico perché si tratta di un’infrastruttura strategica e non più rinviabile, in grado di alleggerire di almeno il 30 per cento il traffico di attraversamento della zona est, con enormi benefici sul fronte della viabilità, dell’inquinamento e della qualità di vita dei cittadini”.
Una bretella di collegamento di un chilometro fino al casello di Vicenza nord
Il prolungamento di via Aldo Moro avrà uno sviluppo di circa due chilometri sbucando sulla Postumia, più un altro chilometro per la bretella di collegamento con il casello di Vicenza nord; sono previsti due viadotti a scavalco della linea ferroviaria e di strada Postumia. La strada avrà una corsia per senso di marcia più la banchina esterna.
La società autostradale Brescia Padova sborserà 25 milioni di euro
Sarà la società autostradale a finanziare i lavori per circa 25 milioni di euro. Secondo il cronoprogramma già indicato dalla “Brescia Padova”, la progettazione definitiva sarà completata entro il 2022, quella esecutiva entro il primo semestre del 2024, mentre il cantiere durerà due anni e si concluderà entro dicembre 2026. “Ora che il Comune si è pronunciato - ha proseguito il sindaco – A4 avvierà la fase progettuale che ci vedrà parte attiva nel condividere tutti i passaggi e vigilare su tutele e mitigazioni. Peraltro questa soluzione non prevede abbattimenti e anche le interferenze risultano relativamente limitate. Ci conforta, inoltre, il via libera espresso dalla Soprintendenza in relazione all’adeguata distanza dal parco di Villa Imperiali e al rispetto della rete idrografica superficiale”.
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