Capitale cultura, Chioggia fa un gran bella figura con la giuria. Cracco è testimonial del Tigullio

Domani, venerdì, tocca a Vicenza essere interpellata ultima tra le 10 candidate

Tocca a Vicenza, domani, essere ascoltata in videoconferenza dalla giuria che deciderà quale città fra le dieci finaliste ha i titoli per essere nominata "capitale italiana della cultura" per il 2024. Vicenza sarà l'ultima ad essere interpellata, dalle 12.45 alle 13.45. Oggi, intanto, sono iniziate le audizioni. Tra le città esaminate, Chioggia ha fatto una gran bella figura, sciorinando un parterre di livello. Per quanto già visto con le audizioni, se possiamo dare un consiglio agli amministratori impegnati con la giuria, già il non farsi richiamare a rispettare i tempi sarebbe un punto a favore. Anche Chioggia, l'altra città veneta in finale, sicuramente spinta da un irrefrenabile bisogno di fare bella figura, ha subìto qualche benevolo richiamo da parte della gentile ma determinata presidente Silvia Calandrelli. A proposito di Chioggia l’audizione, dopo i saluti del sindaco, è stata aperta dalla rappresentante della cittadinanza attiva, un'insegnante: l’intenzione era quella di valorizzare la volontà di candidatura scaturita entusiasticamente dal basso. A supporto di Chioggia erano schierati anche il vescovo, i tre consiglieri regionali del territorio, alcuni sindaci dei comuni contermini, ma anche di Padova, fino a quello della città metropolitana di Venezia per un sostegno culturale. Non è mancata nemmeno la “bollinatura”  universitaria con il timbro dell’ateneo patavino che festeggia quest'anno gli 800 anni di vita, a testimoniare - a favore di Chioggia - il coinvolgimento dei giovani a favore dell’innovazione e riqualificazione. Quelle di Ascoli Piceno, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio sono state le altre candidature presentate. Tantissimi i vip testimonial per ogni città e, fra tutti, una curiosità: per il Tigullio c’era il vicentino Carlo Cracco.