Scopri tutti gli eventi
29.03.2022 - 18:31
Il due Calici in contra' Pescherie Vecchie della anche piazzetta delle scarpe
Prosegue la nota: "La valutazione di tutta una serie di dati relativi agli innumerevoli interventi pregressi effettuati, nel corso degli ultimi 12 mesi, da tutte le forze di polizia, per episodi di varia natura quali, ad esempio, violazioni delle normative anticovid alla somministrazione di bevande alcooliche a minorenni, risse, aggressioni, schiamazzi, episodi di degrado urbano, violazioni delle ordinanze comunali sulla regolamentazione dei plateatici per concludere con il grave episodio avvenuto lo scorso mese di dicembre (il riferimento è a un ordigno che è scoppiato) hanno determinato la decisione del questore, il quale ha disposto la sospensione della licenza in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Si tratta, in questo caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento". Sono una decina, si apprende in questura, gli episodi che hanno visto il bar al centro dell'attenzione delle forze dell'ordine nell'ultimo anno. "Il questore Sartori - aggiunge la nota - ha emesso nei confronti dei due soggetti identificati dalla volante, coinvolti nei gravi fatti dello scorso week end, altrettanti decreti di divieto di accesso ai pubblici esercizi, vietando loro di accedere ai bar ed ai locali notturni del centro storico di Vicenza per il periodo di 2 anni; l’ufficio immigrazione della questura, infine, sta tuttora verificando la posizione sul nostro territorio nazionale degli stranieri coinvolti, per poi avviare in via di urgenza il Procedimento amministrativo finalizzato alla loro espulsione dall'Italia".Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516