Alla festa di Vicenza dell'Azione cattolica ci sarà il vescovo Pizziol
L’Azione Cattolica è una grande famiglia - dice una nota della diocesi - con una storia importante che per moltissimi vicentini ha accompagnato il percorso di una vita intera. Ci sono i ragazzi dell’Acr, i giovanissimi e i giovani (molti dei quali educatori dei più piccoli); le famiglie, gli adulti e…gli adultissimi, come da qualche tempo vengono chiamati in Azione Cattolica i soci della terza età. Proprio a loro è dedicata una festa speciale che si terrà domenica prossima 8 maggio dalle ore 15 al teatro comunale di Vicenza. Un pomeriggio di festa per ritrovarsi insieme dopo due anni di limitazioni dettate dalla pandemia e vivere un momento di gioia e ringraziamento per una storia preziosa che anche oggi si rinnova e arricchisce la vita di tante persone e delle nostre comunità. Il clima di gioiosa fraternità sarà assicurato dalla presenza e dall’animazione dell’Anonima Magnagati (storico gruppo cabarettistico vicentino). Al pomeriggio di festa non mancherà il vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol che a settembre vivrà anche un altro momento importante con l’Azione Cattolica Vicentina, il centenario della croce posta sul Monte Summano nel lontano 1922 e divenuta luogo di tanti pellegrinaggi, camminate e attività associative.La festa di domenica, pur essendo dedicata ai soci anziani, sarà a tutti gli effetti un momento intergenerazionale, quasi il punto di arrivo del percorso iniziato durante i primi lockdown che attraverso la proposta “Stupore delivery” ha messo in contatto gli adultissimi e i giovani di Azione Cattolica in uno scambio epistolare che ha permesso la condivisione di memorie, sogni e speranze tra persone di età diverse, svelando percorsi e spaccati di vita davvero sorprendenti, densi di fede e di umanità. Le quasi 200 lettere scritte, condivise e raccolte in quei mesi costituiranno un patrimonio prezioso per ripartire appunto nel segno della gratitudine e della speranza.Il presidente diocesano di Azione Cattolica prof. Dino Caliaro ha sottolineato che il pomeriggio di domenica 8 maggio “sarà l’occasione per narrare la nostra storia associativa, che si intreccia con la grande storia del Paese, della Chiesa e con le tante storie personali e per esprimere nella festa la nostra immensa gratitudine per i “nostri” adultissimi, custodi della memoria e dell’ideale che anima tutta la nostra Associazione”.
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