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Il "Da Schio" di Vicenza è la capitale della cucina d'Italia: in corso la gara delle scuole alberghiere

Da Schio tutti in posa

Un'immagine degli studenti del "Da Schio" impegnati nel loro laboratorio

I migliori allievi delle scuole italiane si sfidano a Vicenza al "Da Schio"

Un'immagine degli studenti del "Da Schio" impegnati nel loro laboratorio
I migliori allievi della ristorazione italiana si sfidano a Vicenza nella gara nazionale degli istituti alberghieri. Tra ragazzi e docenti saranno un centinaio, che giungeranno da tutta Italia, i partecipanti al concorso che dal 24 al 26 maggio saranno ospitati dall’Almerico da Schio: l’evento premierà i migliori studenti dei settori enogastronomia, accoglienza turistica, sala e vendita. Quest’anno, infatti, l’istituto vicentino, distintosi nel settore cucina dell’edizione 2019 del concorso, accoglierà giovani provenienti da 23 scuole alberghiere italiane: per loro due giorni di prove, tecniche e teoriche, sotto lo sguardo di una giuria composta anche da membri della Fic, Federazione italiana cuochi. La serata finale si terrà a villa Curti a Sovizzo. Spiegano i coordinatori dell’evento, Roberto Zanin e Antonella Frizzo docenti al da Schio: “Si svolgeranno visite guidate alle ville palladiane e itinerari eco-sostenibili in città seguendo i progetti degli studenti del settore accoglienza. Ci saranno anche show cooking, lezioni di bartender, degustazioni di vini e formaggi grazie al consorzio dei vini di Gambellara e a quello dell’Asiago, visite in aziende come Loison e Poli”. “Gli studenti di cucina saranno impegnati nella realizzazione di piatti con ingredienti poveri quali sgombro, filetto di maiale e tacchino cui abbinare prodotti dop ed erbe aromatiche delle loro regioni, mentre gli allievi di sala prepareranno una mise en place in base a un menù a sorpresa. Infine, i ragazzi dell’accoglienza si cimenteranno con prove linguistiche e la creazione di una brochure dedicata ad un itinerario eco-sostenibile in città”. L’Almerico da Schio è la terza scuola alberghiera nata nel Vicentino e, oltre all’indirizzo dell’enogastronomia e dell’ospitalità attivato nel 2010, dal 2014 ospita anche un corso serale che ha riscontrato un buon successo di iscrizioni. “Abbiamo 1200 allievi di cui 600 seguono l’indirizzo alberghiero e 60 il corso serale – prosegue Roberto Zanin – Dal 2017 per completare il percorso studi abbiamo introdotto anche il laboratorio di pasticceria”. Diverse le motivazioni con cui i giovani si avvicinano ai corsi: “Molti desiderano diventare imprenditori o chef seguendo le orme di personaggi famosi – spiega Zanin – Altri invece hanno motivazioni personali, come una ragazza che si è iscritta al laboratorio di pasticceria con l’idea di voler rendere felici le persone”. Le opportunità lavorative non mancano: “C’è grande richiesta dei nostri allievi non solo da parte di ristoranti e hotel, ma anche dalle catene della grande distribuzione”.

Sara Panizzon

   
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