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01.06.2022 - 15:04
Ventisei milioni di euro tra investimenti e spese di gestione per risolvere il problema Pfas nei territori dei Comuni soci dal 2013 ad oggi. A Lonigo 35 chilometri di nuove condotte per collegare all’acquedotto 260 famiglie servite da pozzi privati contaminati.
I numeri dell’attività anti Pfas di Acque del Chiampo sono stati citati dal direttore generale Andrea Chiorboli all’incontro “Acqua da bere, Acqua per mangiare” organizzato nell’auditorium di villa Soranzo a Lonigo da "Acqua bene comune di Vicenza" con l’assessorato all’ambiente e il Forum per l’ambiente del Comune di Lonigo.
“Ogni anno trattiamo 3,5 milioni di metri cubi di acqua con i filtri a carbone attivo che bloccano le molecole di Pfas - ha aggiunto Andrea Chiorboli - e il nostro laboratorio effettua analisi su circa 50.000 parametri all’anno per garantire la qualità dell’acqua dell’acquedotto, analisi che si aggiungono a quelle di Acque veronesi e delle autorità competenti”.
l direttore Andrea Chiorboli attraverso le slide ha illustrato i grafici sulla presenza negli anni di Pfas nell’acquedotto, sempre al di sotto dei limiti fissati dalla legge, e ha ricordato che Acque del Chiampo dal 2013 ha dedicato 24 milioni di euro di investimenti all’emergenza Pfas di cui 6,4 milioni per interventi già completati. Oltre un milione e mezzo di euro è inoltre stato destinato alle spese per la gestione, dall’acquisto dei filtri a carbone attivo alle analisi e ai controlli.
Chiorboli ha inoltre citato gli interventi anti Pfas di Acque del Chiampo a Lonigo negli ultimi anni, in particolare l’estensione della rete per collegare all’acquedotto le famiglie servite da pozzi privati in area contaminata: 11 chilometri di nuove reti per quasi 100 famiglie, per un investimento di 1 milione di euro tra il 2016 e il 2017. Altri 300mila euro previsti tra il 2022 e il 2023 per collegare 26 famiglie di via Lore e via Casette. E successivamente altri 24 chilometri di rete per collegare 140 famiglie con un investimento di 1,2 milioni di euro attualmente in fase di definizione in collaborazione con il Comune.
Fra le attività più importanti di Acque del Chiampo per l’emergenza Pfas sul territorio vanno ricordati i tanti interventi sulla rete per consentire di attingere acqua priva di Pfas da fonti esterne all’area contaminata in collaborazione con gli altri gestori e la Regione Veneto; la realizzazione del nuovo centro idrico di Canove di Arzignano da 7,5 milioni di euro che entrerà in funzione nel 2024, in grado di gestire oltre 2,7 miliardi di litri d’acqua all’anno; l’installazione di 25 Casette dell’Acqua nei territori dei 10 Comuni soci che distribuiscono acqua costantemente controllata attraverso analisi pubblicate sul sito internet di Acque del Chiampo
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