Un'immagine della cena in piazza dei Signori con in primo piano una Lamborghini della Polizia di Stato
Sulla cena a Vicenza in ricordo di Paolo Rossi e il mundial 82 si accende la polemica politica
Un'immagine della cena in piazza dei Signori: in primo piano una Lamborghini della Polizia di Stato
Ormai è polemica aperta, anche sotto il profilo politico, sulla cena organizzata in piazza dei Signori dal sindacato di polizia Fsp, con Luca Prioli, e dal Comune per ricordare Paolo Rossi e il mondiale del 1982. Dopo la vedova di Pablito, Federica Cappelletti, che in un'intervista a Il Giornale di Vicenza, ha espresso le sue perplessità sull'esiguità della somma raccolta (15mila euro) per la Fondazione che porta il nome del marito scomparso, adesso tocca ai consiglieri comunali del gruppo Grande Vicenza esprimere una serie di critiche sull'organizzazione, sul ruolo del Comune e, appunto, sulle somme versate in beneficenza, secondo loro assai poco rispetto agli almeno 700mila euro incassati. Ecco il testo dell'interrogazione firmata da Otello Dalla Rosa, Alessandra Marobin, Cristiano Spiller e Raffaele Colombara. L’affetto che Vicenza prova per il “suo” Paolo Rossi - dice il documento - non tramonterà mai. Lodiamo pertanto ogni iniziativa che ne onori il ricordo e i progetti benefici che la Fondazione Paolo Rossi, con i suoi familiari, si propone di realizzare. Ma proprio per questo non possiamo nascondere le perplessità, nostre e di molti cittadini, sulla serata di mercoledì 6 luglio, organizzata dalla Fsp in collaborazione con il Comune di Vicenza. Una serata per celebrare un mito, un amico, un campione, che è però sembrata più un evento privato, accessibile a pochi e inaccessibile ai tanti che a Pablito hanno voluto bene. Tutto ciò a fronte di una piazza interdetta alla cittadinanza e ai turisti per un’intera giornata, con camion e container dispiegati nelle immediate vicinanze anche molti giorni prima della cena e con evidenti conseguenze anche sulle attività commerciali. Tutti sacrifici sopportabili, però, viste le finalità della manifestazione. Come è stato dichiarato nella conferenza stampa di presentazione e nella lettera agli sponsor, infatti, l’intero ricavato sarebbe stato devoluto alla Fondazione Paolo Rossi che si propone di realizzare negli ospedali postazioni per i pazienti post oncologici. Comprensibile pertanto lo stupore e la delusione nel constatare come un tale evento abbia portato in beneficenza solo 15 mila euro; cifra irrisoria se confrontata con il costo per un singolo tavolo, che variava tra i 5 mila e i 10 mila euro, con più di 100 tavoli allestiti, per una possibile stima di ricavo complessivo tra i 700 e gli 800 mila euro. Viene quindi da chiedersi se tutti gli sforzi sostenuti dalla città, diretti e indiretti, non siano serviti più a sostenere un evento privato che la Fondazione Paolo Rossi. Tutto ciò premesso e ricordato che l’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza, si interpellano il sindaco e gli assessori competenti per chiedere: - quale sia stato il ruolo del Comune nell’organizzazione dell’evento; - quale sia stato l’impegno economico del Comune, diretto o indiretto tramite servizi (sicurezza, pulizia, comunicazione o altro); - se vi sia stato e, in caso affermativo per quale importo, una sponsorizzazione da parte di società partecipate dal Comune; - se vi siano stati biglietti distribuiti in modo gratuito alle autorità e, in caso affermativo, a quanto ammonta il numero di ingressi gratuiti e chi sono stati i beneficiari; - quale sia stato il ricavato complessivo della manifestazione e quali le spese; - se siano state osservate tutte le prescrizioni della Soprintendenza in particolar modo in riferimento al numero e alla disposizione dei tavoli e alla fruizione della Piazza; - per quale motivo era esposta, durante la serata, un’auto della Polizia di Stato, dato che la Polizia nulla ha a che fare con gli organizzatori dell’evento; - se la Polizia di Stato ha autorizzato l’esposizione di uno dei propri mezzi.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter