Vicenza, "La Rua" del cibo sardo chiude a S. Caterina e riaprirà al vecchio "Tinello" in corso Padova

Nella nuova sede a Vicenza, "La Rua" manterrà il nome e la scelta della cucina sarda

Giacomo Camedda e il suo ristorante "La rua" si trasferiscono da contrà Santa Caterina, dove ha chiuso ormai da un mese e mezzo, al vecchio "Tinello" in corso Padova, nella strada chiusa che una volta portava al passaggio a livello che ormai non esiste più da vent'anni. E' la conclusione di una vicenda tormentata, che ha visto Camedda oggetto di un'ispezione del servizio igiene alimenti dell'Ulss - intervenuta a seguito della segnalazione di un privato - che ha rilevato diverse mancanze: quella insuperabile è stata la mancanza di un secondo bagno per i dipendenti. Camedda, 32 anni, ha contestato i rilievi e non ha firmato il verbale. Non potendo, però, intervenire sulle strutture, ha dovuto trovare un'altra soluzione. Lui stesso ha dato la sua versione dei fatti su Facebook e ha annunciato la prossima riapertura della "Rua" all'ex "Tinello", locale che ha scritto un pezzo di storia vicentina tra gli anni Ottanta e Duemila. L'ultimo cuoco che aveva lavorato in quel locale è stato il padovano Marco Roverato, vari anni fa. Anche nella nuova sede, il locale manterrà il nome e le caratteristiche gastronomiche, cioé la scelta di puntare sulla cucina sarda. L'esperienza della "Rua" a Santa Caterina è durata cinque anni. Il locale punta tutto sui prodotti e la cucina sarda, dal maialino alla pecora, dalla zuppa cagliaritana al pane carasau e ai vini. Menu interessante come i vini. Com'è noto, Camedda (che nel locale è aiutato dal padre) ha alle spalle una laurea in scienze gastronomiche all'università di Parma: in questi anni s'è costruito un proprio apprezzamento sia da parte del pubblico sia della critica.